Ti presento uno STREGA #4 | 1950 - LA BELLA ESTATE di Cesare Pavese
Dal 1947 ad oggi, Ti presento uno STREGA, è la rubrica settimanale che vi propongo per conoscere ed approfondire il romanzo vincitore e il suo autore, anno dopo anno.
Il premio è stato istituito a Roma nel 1947 da Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del liquore Strega, che dà il nome al premio e si ricollega alle storie sulla stregoneria a Benevento che risalgono ai tempi dell'antichità classica.
Il meccanismo del premio prevede che la scelta del vincitore sia affidata ad un gruppo di quattrocento uomini e donne di cultura, tra cui gli ex vincitori. Coloro che compongono la giuria sono tuttora chiamati Amici della domenica, dal giorno prescelto per le loro prime riunioni.
1950 - LA BELLA ESTATE di Cesare Pavese
La bella estate è una raccolta di tre romanzi brevi pubblicata dall'editore Einaudi di Torino nel 1949, nella collana I supercoralli. Essa comprende le opere: La bella estate (1940), Il diavolo sulle colline (1948) e Tra donne sole (1949). Nel 1950 questo trittico vinse l'edizione di quell'anno del Premio Strega.
Sebbene ciascuna delle tre composizioni possa di per sè rappresentare, per contenuti, un lavoro autonomo, essi riportano le stesse tematiche: il passaggio dall'adolescenza alla maturità tramite l'esplorazione, la scoperta e quindi la delusione e la sconfitta.
Nei tre romanzi il personaggio più debole, inesperto e giovane è quello che subisce in maniera più marcata e pesante il passaggio di crescita; particolarmente rilevante è poi la questione della tensione verso il limite che si manifesta nel gusto per la trasgressione e nel tendere al suicidio.
Nell'opera è affrontato anche il classico rapporto tra la campagna e la città; qui, a differenza di altre opere, l'azione è sbilanciata su un'ambientazione urbana.
- PRIMA VOTAZIONE (Casa Bellonci): 73 voti
- SECONDA VOTAZIONE (Hotel de La Ville): 121 voti
TOTALE VOTANTI: 230
PREMIO: 500.000 lire
IL ROMANZO
Sullo sfondo di una Torino grigia e crepuscolare, si dipana la dolorosa maturazione di un'ingenua adolescente: nell'ambiente corrotto e sregolato della bohème artistica torinese, Ginia si innamora di un giovane pittore da cui, dopo resistenze interiori e rimorsi malcelati, si lascerà sedurre. È l'inizio di un amore disperante, carico di attese e vane illusioni, destinato a consumarsi nel breve attimo di una stagione. Un romanzo intenso e delicato che narra l'iniziazione alla vita, nella fase che segna, con la scoperta dei sensi e della tentazione, il passaggio dall'adolescenza alla maturità e la consapevolezza del proprio inevitabile destino.
L'AUTORE
E' stato uno scrittore, poeta, traduttore e critico letterario italiano. Viene considerato uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo. Nato a Santo Stefano Belbo nel 1908, allievo del liceo D'Azeglio, conosce Giulio Einaudi, di quattro anni più giovane, grazie ad Augusto Monti, che era stato insegnante di entrambi. Inizia a collaborare con l'Einaudi nel 1934 per la realizzazione della rivista «La Cultura», che dirige a partire dal terzo numero. Nel 1937 viene assunto nella redazione della casa editrice. Nel 1945-46 ne dirige la sede romana. Nel 1947 torna a Torino ed è, di fatto, il direttore editoriale. Nel 1950 muore suicida. Tutte le sue opere sono state pubblicate da Einaudi.
Enrico
Credit: Wikipedia
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