Ti presento uno STREGA #2 | 1948 - VILLA TARANTOLA di Vincenzo Cardarelli

Dal 1947 ad oggi, Ti presento uno STREGA, è la rubrica settimanale che vi propongo per conoscere ed approfondire il romanzo vincitore e il suo autore, anno dopo anno.
Il premio è stato istituito a Roma nel 1947 da Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del liquore Strega, che dà il nome al premio e si ricollega alle storie sulla stregoneria a Benevento che risalgono ai tempi dell'antichità classica.
Il meccanismo del premio prevede che la scelta del vincitore sia affidata ad un gruppo di quattrocento uomini e donne di cultura, tra cui gli ex vincitori. Coloro che compongono la giuria sono tuttora chiamati Amici della domenica, dal giorno prescelto per le loro prime riunioni.



1948 - VILLA TARANTOLA di Vincenzo Cardarelli

E' un romanzo pubblicato nel 1948, a Milano, dalla casa editrice Meridiana. Le otto prose autobiografiche che compongono il libro furono successivamente reinserite dall'autore nell'edizione definitiva de Il sole a picco (Milano, Mondadori, 1952).


- PRIMA VOTAZIONE (Casa Bellonci): 36 voti
- SECONDA VOTAZIONE (Hotel de Russie): 92 voti
TOTALE VOTANTI190

PREMIO300.000 lire



IL ROMANZO

Un libro che documenta gli aspetti più confidenziali, i ricordi della formazione di un autodidatta, i primi passi della carriera, figure e memorie della gioventù, sentimenti e incontri che appaiono decisivi nella storia di un uomo. Le esperienze giovanili hanno un risvolto quasi favoloso e vengono consegnate dall'autore come pegni della sorte, dopo averle portate e guardate dentro di sé per tanti anni.



L'AUTORE

Nato a Tarquinia il 1° maggio 1887, fu critico drammatico del quotidiano romano Il tempo e più tardi del Tevere. Nel 1919 fondò con altri La Ronda. Collabora a varî giornali e riviste. Altre opere: Viaggi nel tempo (Firenze 1920), Favole e Memorie (Milano 1924) – poi riunite, con i Prologhi, in un solo volume: Prologhi, Viaggi, Favole (Lanciano 1931); Il sole a picco (Bologna 1929, comprendente alcuni componimenti già apparsi nell’opuscolo Terra genitrice, Roma 1924); Parole all’orecchio (Lanciano 1931) e Parliamo dell’Italia (Firenze 1931), raccolte di articoli e appunti polemici; Giorni in piena (Roma 1934), scelta di poesie edite e inedite.



Enrico

Credit: Wikipedia

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