Ti presento uno STREGA #3 | 1949 - LA MEMORIA di Giovanni Battista Angioletti
Dal 1947 ad oggi, Ti presento uno STREGA, è la rubrica settimanale che vi propongo per conoscere ed approfondire il romanzo vincitore e il suo autore, anno dopo anno.
Il premio è stato istituito a Roma nel 1947 da Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del liquore Strega, che dà il nome al premio e si ricollega alle storie sulla stregoneria a Benevento che risalgono ai tempi dell'antichità classica.
Il meccanismo del premio prevede che la scelta del vincitore sia affidata ad un gruppo di quattrocento uomini e donne di cultura, tra cui gli ex vincitori. Coloro che compongono la giuria sono tuttora chiamati Amici della domenica, dal giorno prescelto per le loro prime riunioni.
1949 - LA MEMORIA di Giovanni Battista Angioletti
E' un romanzo pubblicato nel 1949, dalla casa editrice Bompiani. E' una sorta di romanzo autobiografico in cui tornano più strutturati e compatti i motivi evocativi ed elegiaci della poetica di Angioletti. Dominano i toni lirici e moraleggianti, accanto all'esercizio delicato e intelligente di una sensibilità acuta per situazioni, figure e condizioni esistenziali, sempre riferite essenzialmente a una traccia autobiografica. Ai critici che rimproverarono a questo libro una certa monotonia, risposero altri critici che proprio nella modulazione monocorde riscontravano il risultato stilistico migliore. Angioletti rievoca con grande maestria la fanciullezza e gli amori dell’adolescenza, sullo sfondo di una suggestiva Milano colta nel momento di passaggio tra due secoli.
- PRIMA VOTAZIONE (Casa Bellonci): 76 voti
- SECONDA VOTAZIONE (Hotel de La Ville): 110 voti
TOTALE VOTANTI: 202
PREMIO: 500.000 lire
IL ROMANZO
Uno dei principali rappresentanti del gusto letterario del l’Aurea lirica tipico della Ronda, sostenitore di una idea di umanesimo europeo come nobile richiamo morale, da opporre all’orrore della società contemporanea. La sua prosa, benché lineare, evoca immagini che appaiono sospese, in una poetica aperta a miti e fantasie, lo scrittore con stile pacato e misurato supportato da una nitida intelligenza, ama fondere racconto, dialogo e descrizione dove l’affettuoso sentimento della propria terra, il malinconico senso del tempo e il gioco della memoria sono i suoi temi più intensi.
L'AUTORE
E' stato un giornalista e scrittore italiano. In possesso di un'intelligenza vivace e riflessiva, venne avviato agli studi d'ingegneria e, dopo il lungo intermezzo della prima guerra mondiale, preferì seguire la sua vocazione letteraria. Alternò con discreto successo l'attività di narratore e di giornalista e con Il giorno del giudizio ottenne il Premio Bagutta nel 1927, l'anno successivo a quello della sua fondazione avvenuto l'11 novembre del 1926 promosso e finanziato da alcuni artisti e letterati milanesi che frequentavano l'omonima trattoria in via Bagutta a Milano.
Nel 1930 fondò la rivista letteraria «Trifalco» e divenne direttore de «L'Italia letteraria» dal 1929 al 1932, incarico che poi riprese nel secondo dopoguerra a Roma, alla stessa rivista, ma con il nome diverso «La Fiera letteraria».
Angioletti, durante la sua collaborazione alla RAI, contribuì alla nascita del terzo programma e diresse anche alcuni programmi culturali. Nel 1952 fu un cofondatore della rivista «L'Approdo», che nel 1958 dopo tre anni di interruzione assunse il nome di «L'Approdo letterario», e ne fu direttore fino alla propria morte. Fondò la comunità europea degli scrittori restando per molti anni segretario anche del Sindacato Nazionale Scrittori Italiani.
Nel 1960 vinse il Premio Viareggio con il saggio I grandi ospiti a coronamento di una vita molto variegata ed interessante.
Chiuse la sua esistenza nel 1961 a Santa Maria la Bruna, una frazione di Torre del Greco, presso Napoli.
Enrico
Credit: Wikipedia
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