RUBRICHE | Per Saperne Di Più su... IL GIOCO DI GERALD
Prima edizione italiana Sperling & Kupfer |
La storia
è quella di una donna che si ritrova costretta nella sua casa al lago
in circostanze grottesche. La solitudine, la forzata immobilità e la
paura porteranno la sua mente a spingersi decisamente oltre i limiti,
fino a rievocare un terribile segreto d'infanzia per lungo tempo
rimosso.
Non mancano però le note sanguinolente, nel tipico stile King,
soprattutto nella narrazione delle gesta di un efferato killer, che si
svolge parallelamente alla vicenda della donna.
Ammanettata al letto per un gioco erotico a cui si sottopone
controvoglia, Jessie Mahout provoca involontariamente la morte del
marito, Gerald Burlingame, affermato avvocato.
Sola, al crepuscolo, e
con nient'altra compagnia che se stessa e i suoi pensieri, Jessie si
rende conto che, per quanto possa urlare, nessuno può aiutarla.
La casa,
infatti, si trova in una zona isolata, nei pressi di un lago, ed è
autunno, per cui nemmeno un turista può trovarsi nei paraggi.
La porta
rimasta aperta richiama solo un cane randagio che, attirato dal corpo
esanime di Gerald che giace sul pavimento, entra nella stanza per
cibarsene.
Le chiavi che potrebbero liberare Jessie sono proprio di
fronte a lei, ma lontane dalla sua portata. Inizia così un massacrante
excursus psicologico, durante il quale Jessie, prigioniera di sé stessa,
attraversa diverse fasi: in un primo momento tenta di liberarsi,
successivamente si arrende a quel cinico destino e semplicemente aspetta
il succedersi degli eventi.
Improvvisamente una lugubre figura pseudoumana fa la sua comparsa nella
stanza.
Si tratta di un uomo, per quanto apparentemente deforme, che
invece di aiutarla si limita a guardarla senza parlare, suscitando in
lei nuove visioni e pensieri carichi di terrore, prima di perdere
nuovamente conoscenza.
Si tratta di Raymond Andrew Joubert, un uomo
psicologicamente inabile affetto da acromegalia che ne deforma i
lineamenti: ricercato in tutto lo Stato per atti di necrofilia violenta e
per alcuni omicidi (accompagnati da atti di cannibalismo).
Inizialmente
Jessie crede che questa figura oscura sia una sorta di "proiezione
mentale" del padre e
addirittura arriva ad offrirsi sessualmente a lui pur di ottenere aiuto,
ma inutilmente, visto che la labilità mentale dello "spettro" non gli
consente di capire la disperazione della donna, la situazione di
pericolo in cui versa e conseguentemente di fare alcunché per aiutarla.
In realtà il killer capita casualmente in casa Burlingame scappando
dalla polizia della Contea che è sulle sue tracce, dopo l'ennesimo
omicidio.
In Italia è stato pubblicato la prima volta dalla casa editrice Sperling & Kupfer nel 1993 con la traduzione di Tullio Dobner.
Enrico
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