RUBRICHE | LO SAPEVI CHE... Romanzo Gotico (parte IV)
Edgar Allan Poe |
Il già descritto Walpole, considerato il pioniere del genere, aveva ormai aperto la strada al nuovo filone narrativo.
Il suo romanzo sarà fonte d'ispirazione diretta per Il vecchio barone inglese (1777) di Clara Reeve (titolo originario The champion of virtue).
L'opera orientaleggiante Vathek di William Beckford è scritta in francese e muove i primi passi nella narrativa protoscientifica che esplorerà poi Mary Shelley.
Si tratta di una fantasia erotica sul modello del racconto di De Sade, scritta sullo sfondo esotico del gotico o dell'orrore.
Nessuno, però, dei due romanzi è gotico in senso stretto. Entrambi
superano il mondo medievale e approdano invece nel campo della
conoscenza, ma presentano tematiche riconducibili al genere. Vathek offre poi un'opportunità di evasione nella vita di un gentiluomo inglese dell'epoca.
L'eroe arabo di Beckford è assetato di potere, quel potere di dominare la vita e la morte che pervaderà anche Victor Frankenstein;
per assecondare le sue ambizioni il protagonista si inoltra nelle
caverne segrete di un mondo sotterraneo, dove però scopre che le sue
fantasie sono destinate a rimanere tali. Vathek è un Rasselas (Samuel Johnson) privato della sua filosofia morale.
Alla maggiore esponente del cosiddetto romanzo nero e terrifico che non va confuso con il noir,
è stata riconosciuta capacità di ambientazione e di saper descrivere
romantici paesaggi.
La Radcliffe ha saputo coniugare sentimento e
ragione, riuscendo a dare spiegazioni razionali agli elementi misteriosi
all'apparenza soprannaturali delle sue storie.
Dal gotico di Ann Radcliffe seguiranno tutte le narrazioni nere
successive.
Intanto una rilettura contemporanea della sua opera fa
ritenere che abbia non poco influenzato il romanticismo inglese ed
europeo.
Distingue le reazioni che si provano di fronte al terrore,
che dilata l'animo e rende le facoltà estremamente ricettive, e
all'orrore, che invece fa contrarre e raggelare i sensi.
Sia in I misteri di Udolpho che ne L'italiano troviamo due eroine, rispettivamente Emily e Ellena, perseguitate da
una presenza maschile; entrambe esprimono grande delicatezza e profondo
senso del decoro e immerse nel cattolicesimo
più intransigente fanno affidamento sulla loro razionalità per superare
le difficoltà; riescono al contempo a rendersi conto della pericolosità
della loro situazione sia dal punto di vista sessuale che morale.
Ne L'Italiano, Ellena è rinchiusa in un convento in un'Italia
immaginaria dominata da potenti
stereotipi visivi.
Uno dei casi in cui l'autore viene confuso con il protagonista del suo capolavoro riguarda Matthew Gregory Lewis,
detto Monk Lewis. Lo scrittore inglese, ancora giovane, si guadagnò
notevole popolarità e questo soprannome dal titolo del romanzo Il monaco (1796), best seller dell'epoca.
Il monaco è ambientato in un convento di frati cappuccini e in un paese cattolico, la Spagna (in particolare Madrid), all'epoca dell'Inquisizione,
ma il convento è ora dominato da un'atmosfera di repressione e
ambizione opposta alla vita serena dei monasteri della Radcliffe.
E' un insieme di scene che vanno dal soprannaturale al terrore e al libertinismo, senza toccare le vette audaci di un Sade che tuttavia definì l'opera "capolavoro gotico".
Il romanzo è totalmente privo di profondità psicologica, ma riesce
ugualmente a rappresentare la natura segreta del monaco Ambrosio; le sue
passioni represse riaffiorano in ambientazioni d'effetto come stanze
segrete, passaggi sotterranei e cripte.
Ambrosio, colpevole persino di stupro, giunge alla distruzione spirituale e fisica: la sua morte arriva quasi come una liberazione dopo una lenta agonia, dettagliatamente descritta.
Una citazione a parte merita Edgar Allan Poe che, nonostante tenda a escludere le tipiche ambientazioni gotiche, ne eredita però il mistero, l'orrido e l'angosciante, caratteristiche basilari delle sue opere.
Nel racconto breve i meccanismi narrativi di Poe si ispirano alla tradizione gotica inglese.
In particolare gli elementi gotici oltre che fantastici ci sono tutti nel racconto Metzengerstein pubblicato sul Saturday Courier nel 1832 con al centro il fenomeno della reincarnazione e lo scenario dei castelli, il protagonista viene ucciso da un cavallo nel quale è trasmigrata l'anima del suo nemico.
Il tema di fondo dei racconti di Poe è la morte fino alle estreme
conseguenze terrene.
Come nel caso della sepoltura prematura in La sepoltura prematura (1844), Berenice (1835) e in La caduta della casa degli Usher (1839), della trasmigrazione dell'anima da un corpo all'altro in Morella (1835), in Ligeia (1838) e della personificazione della Morte come nel racconto La maschera della Morte Rossa (1842).
I racconti di Poe sono capolavori d'invenzione squisitamente romantica.
In epoca più moderna, sul finire dell'Ottocento, sarà l'irlandese Bram Stoker (Dublino 1847-Londra 1912) a rinverdire e riproporre il mito del vampiro con il suo Dracula.
Stoker si laureò in matematica e, dopo un breve impiego, iniziò a collaborare come critico teatrale con il Mail.
Agli inizi del XX secolo, è invece Howard Phillips Lovecraft che prosegue sul solco del gotico, dando il via anche a una scuola americana di fantascienza e del fantastico.
Tra i più popolari autori contemporanei vanno indicati Stephen King che ha prodotto alcuni romanzi del sottogenere 'suburban gothic' e Anne Rice con la saga di vampiri, streghe e diavoli.
Si tratta però dello sbocco ulteriore nell'horror con ricchezza di particolari macabri.
La Rice ha ridisegnato parzialmente la figura del vampiro e messo in risalto l'aspetto passionale dell'uomo.
Da qualche tempo si assiste a contaminazioni con accostamenti antinomici come il sublime e il fantastico, il paranormale e l'oltretomba alla scrittura investigativa di matrice positivista e scientifica.
In questi ultimi tempi l'adesione alquanto cronachistica alla realtà fa assumere alle storie sempre più il carattere di inchiesta giornalistica e sempre meno di autentica narrazione.
La conseguenza più immediata è stata di aver snaturato e spesso penalizzato il metodo deduttivo per la soluzione dell'enigma privilegiando gli effetti stilistici della scrittura e dell'ambientazione o l'analisi introspettiva.
Se il fenomeno si sta diffondendo per così dire a macchia di
leopardo, al punto da rendere ormai inadeguata qualsiasi specifica
citazione, dipende anche dal fatto che più di un editore, tradizionalmente estraneo a tali scelte, ha spesso trovato conveniente alimentare il filone in un mercato sempre pronto a rispondere a questo tipo di etichettatura.
Con una certa confusione di tipologia e di metodologia queste storie vengono semplicisticamente accostate, da una parte della critica, alla letteratura noir e gialla e i loro autori definiti giallisti pur in assenza della soluzione di un mistero o di ingredienti peculiari come 'detection' e medicina legale.
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Dopo quattro settimane concludo qui l'approfindimento sul Romanzo Gotico, spero di non avervi annoiato ma, al contrario, essere riuscito ad avvicinarvi ad un genere letterario antico e bellissimo, tanto affascinante quanto misterioso.
Magari vi è venuta voglia di scoprire qualche grande classico del passato e se cosi fosse ricordatevi, il merito è mio.
Buona lettura a tutti.
Enrico
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