King & Kindle

Al via ieri l'esame di maturità 2015, si inizia con il tema scritto e tra le possibili tracce ce n'è stata una che mi ha dato un'idea per questo post; si tratta del saggio di ambito tecnico scientifico: 'lo sviluppo scientifico e tecnologico dell'elettronica e dell'informatica ha trasformato il mondo della comunicazione che oggi è domninato dalla connettività'.

La storia dell'e-book ha origine intorno alla fine degli anni novanta, in seguito all'affermazione dei siti commerciali per la vendita di libri (cartacei) on-line, i quali iniziarono ad offrire ai propri clienti contemporaneamente alle librerie, oltre alla versione cartacea, anche una trasposizione digitalizzata dei libri in uscita.
Il 29 Ottobre 2010 sul Wall Street Journal si poteva leggere un'intervista a Stephen King dove afferma che l'ebook ha molti vantaggi, anche per persone che come lui (e come me) adorano i libri come oggetti fisici; sarò all'antica pur essendo giovane ma questa affermazione non mi convince affatto, insomma sono secoli che le scritture si tramandano su carta stampata e adesso in pochi anni il tutto viene stravolto dal digitale? Non esiste dai.

Nell'articolo King afferma: "L'esperienza di lettura su Kindle e' piu' effimera rispetto alla lettura su carta...", come fare a dargli torto, ti ritrovi tra le mani un oggetto leggero, astratto, senza vita e aggiunge: "...con il Kindle uno puo' trovare le parti di un libro che gli interessano o di cui ha bisogno per lavoro, attraverso la funzione di ricerca...", concordo con lui quando si tratta di lavoro e i tempi sono quelli che sono, sempre di corsa con i minuti contati ma vuoi metterlo a confrnto con il piacere di gustarsi un bel romanzo seduto in poltrrona nella veranda di casa oppure di fronte ad un caminetto sfogliando pagina dopo pagina, affrontando un viaggio meraviglioso al fianco del protagonista?
E chissene della 'barra di ricerca', se non ricordo la figura o il ruolo di un personaggio torno indietro, cerco pagina per pagina se necessario, non è forse sempre stato cosi?

Stephen dice che da quando ha il Kindle compra parecchi libri sia in formato digitale sia in formato cartaceo ammettendo però che collezionare libri in questo modo è da pazzi, certo ma per i collezionisti ormai è diventata necessità ciò che per gli editori è business, costretti ad acquistare il formato e-book di romanzi o racconti per non rimanere senza un tassello ma la realtà è che quel tassello mancherà sempre perchè non riempirà lo spazio a lui dedicato nella libreria.

King non sa se il futuro del mondo editoriale sarà tutto nel digitiale e dice, ai tempi dell'intervista, che non ha ancora pensato seriamente alla possibilità di pubblicare un libro solo in questo formato anche se la sua storia UR, pubblicata esclusivamente per Kindle sul sito di Amazon, gli ha fruttato 80.000 dollari per tre giorni di lavoro; cifre sicuramente impossibili da ottenere pubblicando storie su giornali o riviste 'di carta'.
Oggi, a distanta di 5 anni, di un libro non se n'è sentito ancora parlare ma quella citata non è l'unica storia e-book pubblicata dal RE, la mia paura è che anche lui stia virando lentamente verso una direzione di business piu conveniente che si traduce in 'minimo sforzo, massimo guadagno'.

Potrei sembrare un ragazzo quasi atavico, vecchio ma non è cosi che mi considero, è vero mi sento legato ad una tradizione antica ma sono aperto a qualsiasi novità e diavoleria verrà fuori con il tempo e di certo non perderò la voglia di leggere.
Detto questo per me il Kindle è adatto ad un grande uomo d'affari che trova il tempo di leggere, forse, un buon libro comodamente seduto sul sedile di un aereo affrontando l'ennesimo viaggio di lavoro.


Enrico

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