RUBRICHE | Per Saperne Di Più su... FUTURO DIZIONARIO D'AMERICA
Prima edizione italiana |
Futuro dizionario d'America (The Future Dictionary of America) è il titolo di un dizionario che ridisegna, secondo una visione satirica che passa in rassegna politica, economia e morale, il lessico praticato negli Stati Uniti d'America.
Concepito dalla redazione che fa capo allo scrittore think tank statunitense Dave Eggers, fondatore della casa editrice McSweeney's, il dizionario è stato redatto con il contributo di diversi autori, inclusi musicisti e grafici, disegnatori e sceneggiatori di fumetti, come ad esempio Art Spiegelman e, con interventi pubblicati postumi, Saul Steinberg, per un impiego di circa duecento firme.
Fra i compilatori degli oltre mille lemmi che costituiscono il pamphlet (teso a dare visibilità al malcontento di parte del movimento culturale e letterario statunitense rispetto alla leadership politica USA all'alba del terzo millennio) figurano, fra i molti altri, scrittori come Stephen King, Jonathan Franzen, Paul Auster, Rick Moody, Joyce Carol Oates, Jeffrey Eugenides, tutti impegnati in un divertissment
letterario che gioca con il futuro.
Il materiale è stato assemblato e curato nella
composizione definitiva dallo stesso Eggers, insieme a Nicole Krauss, Eli Horowitz e Jonathan Safran Foer.
Ad essere nel mirino, letteralmente dalla A alla Z, sono le espressioni gergali (alcune delle quali di stile prettamente slang
e, quindi, proprie della cultura statunitense piuttosto che di quella
anglosassone in senso generale) che costituiscono il nuovo modo
espressivo prettamente giovanile, basato su un maggior uso della
contrazione delle parole e sull'unione di più termini di significato
diverso.
Fra gli altri lemmi figurano, ad esempio, Hairlift (hair = capelli + airlift = ponte aereo)
che sta a indicare un programma internazionale per il trasporto aereo e
la distribuzione di prodotti per capelli a dittatori, generali e leader
di governo di tutto il mondo 'mal pettinati'; o Adgasm (advertisement = annuncio pubblicitario + orgasm = orgasmo)
che qualifica la specifica strategia pubblicitaria ben conosciuta da
chi soffre di compulsione all'acquisto e che porta a confondere
desiderio virtuale e reale necessità.
Sorta di florilegio, il dizionario-saggio umoristico tocca
temi complessi affidandoli a penne acuminate di giovani e meno
giovani scrittori illustri.
Il premio Pulitzer Jeffrey Eugenides conia con un giro di parole un'inedita definizione di Effetto Cheney, laddove il vicepresidente Dick Cheney è associato a manifestazioni di cambio di personalità a causa di un trapianto di organi, generalmente il cuore.
Ma non sono risparmiate frecciate neppure alle ali più progressiste della politica statunitense: Ralph Nader, capo del movimento dei Verdi in USA a parere di Art Spiegelman può essere descritto attraverso il vocabolo Ralphnadir, ovvero al punto più basso, equivalente al Nadir astronomico, di ogni processo).
L'attualità e temi etici come l'eutanasia o l'autodeterminazione in rapporto al suicidio passano attraverso visioni senza tempo e perciò sempre praticabili, anche nel futuro.
Così Death (uno dei lemmi affidati a Safran Foer) dà conto di come la morte sia stata definitivamente sconfitta e di come l'ultimo individuo che tenta di suicidarsi venga continuamente riportato in vita da medici zelanti che gli ricordano che "non c'è bisogno di morire".
Mentre nella visione contemporaneo-futuribile la crociata è solo termine razzista di ampia diffusione, inviso alla maggior parte della popolazione musulmana mondiale e di conseguenza da evitare nelle conversazioni educate.
Corredano il volume un saggio finale dal titolo Tacchino Freddo che si esprime contro la guerra in genere, a firma di Kurt Vonnegut, e, limitatamente all'edizione originale in lingua inglese, un CD con incluse canzoni di Tom Waits, David Byrne, R.E.M., Ok Go, Bright Eyes, Yeah Yeah Yeahs, blink-182, Death Cab for Cutie, Sleater-Kinney e Jimmy Eat World.
Il volume è stato pubblicato nel 2005 in USA e l'anno successivo in Italia.
La versione in lingua italiana è stata curata da Marco Cassini e Martina Testa, cui si deve, assieme ad altri, la traduzione del testo.
Enrico
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