INCONTRI D'AUTORE #4 | Sasha Marianna Salzmann al SalTo19

Lettori e lettrici, è arrivato il momento di parlarvi dell'ultimo autore finalista al Premio Strega Europeo 2019 che ho avuto il piacere di incontrare nell'ultima edizione del Salone Internazionale del Libro. Sasha Marianna Salzmann è una drammaturga di origine tedesca che ha saputo subito vincere un premio letterario nazionale con il suo primo romanzo: Fuori di sè.
Nella Russia che sta nascendo dalle ceneri dell'ex Unione Sovietica, le tensioni etniche e sociali costringono la famiglia ebrea dei gemelli Anton e Alissa a espatriare in Germania. Una storia sul proprio personale quadratino di mondo da occupare. E sulla difficoltà di tenerselo. Anton è Alissa? Alissa è Anton? Katiuša è una donna o è Katho, un uomo?
Un libro che è allo stesso tempo misterioso e schizofrenico già dalla sinossi ed è per questo che l'ora trascorsa in quella piccola saletta è stata un mix di drammaticità e ironia.


La presentazione è stata introdotta da Francesco Pacifico che ha poi dialogato con la Salzmann, ovviamente in lingua italiana per la platea ma entrambi affiancati da un'interprete in quanto l'autrice non conosce la nostra lingua.
Memoria e dimenticanza sono gli elementi portanti di Fuori di sé. Dalle sue parole traspare una profonda convinzione: che la memoria è uno strumento inaffidabile per comprendere il mondo in cui viviamo, sia esso un ricordo di eventi storici o della propria famiglia. Un'affermazione di certo discutibile ma comprensibile per un libro 'sceneggiato' nell'ex URSS dove la storia e libri sono stati continuamente censurati e riscritti.
In un clima di questo tipo pensare poi di parlare di sessualità, dunque, risulterebbe quasi un crimine e invece Marianna Salzmann lo fa e si spinge anche oltre affrontando tematiche che sono delicate ancora oggi: il fenomeno transgender. Per lei, l'aspetto superficiale è completamente scollegato da ciò che un essere umano intende essere su questo pianeta e lo esprime con i due gemelli protagonisti e il loro sviluppo fisico: si tratta di una unica entità? Come possiamo decifrare i limiti dei nostri corpi accanto a un corpo di qualcuno che amiamo? Cosa significa la mescolanza?
Tutto questo per lei, Ali e Anton è libertà: d'altro canto non c’è nulla che Ali non abbia intrapreso per appartenere a una comunità, ma niente l’ha fatta sentire a casa. Anche prendere il testosterone per sfidare il suo genere e trasformarsi in un nuovo corpo non la conduce presso se stessa, non le fa fare ritorno alla propria pelle. A un certo punto del viaggio però comprende, va bene così. Ecco come in effetti è. Potrebbe essere la più grande libertà, dire qui dentro non ci sto. Mi sento bene con altro.
Sasha Marianna Salzmann è sicuramente una personalità emergente del panorama letterario internazionale ma credetemi se vi dico che presto ne sentiremo parlare molto di più. Se e quando ne avrete la possibilità andate ad ascoltarla ma soprattutto leggete il suo romanzo.



IL ROMANZO

Sono sempre stati in due, Alissa e Anton. In due nel minuscolo appartamento di Mosca in cui vivevano con i genitori. In due sul treno che, dopo trentasei ore, li condusse in Germania, in fuga dall’antisemitismo di un’Unione Sovietica ormai in pezzi. In due a scuola, tra gli insulti razzisti dei compagni e il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo. Quando Anton sparisce, l’unico indizio per seguirne le tracce è una cartolina che arriva da Istanbul, e anche se sopra non c’è scritto nulla, Ali sa che è lì che suo fratello si nasconde. Si lascia allora alle spalle la vita a Berlino, lo studio della matematica e gli allenamenti di boxe, e parte, impaziente di riunirsi al gemello – la persona che condivide i suoi ricordi, il suo specchio. Nella città sul Bosforo, le indagini di Alissa cominciano nel mondo sotterraneo di una metropoli scintillante e tentacolare, profondamente lacerata da una violenza politica senza precedenti. La ricerca di Anton diventa per Ali l’occasione per scavare nella storia della sua famiglia, segnata dalle vicende che hanno scosso l’Europa del Novecento, ma anche dalla violenza domestica, da incontri fortuiti, matrimoni combinati e grandi storie d’amore. E mentre intorno a lei parole come “casa”, “paese”, “lingua madre” e “genere” non hanno più alcun significato, Ali riesce a scavare anche dentro di sé e a interrogarsi su un corpo in cui non si riconosce, sull’eredità culturale che porta in dote e sui contorni di un avvenire senza certezze e senza confini.


L'AUTORE

Sasha Marianna Salzmann è nata a Volgograd nel 1985, è cresciuta a Mosca e vive tra Berlino e Istanbul. Emigrata con la famiglia in Germania nel 1995, ha studiato letteratura, teatro e comunicazione all’università di Hildesheim e oggi insegna scrittura creativa. I suoi racconti e le sue poesie hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, le sue pièce teatrali sono state tradotte e messe in scena in più di venti paesi. Fuori di sé, il suo primo romanzo, è stato finalista al Deutscher Buchpreis, il più alto riconoscimento letterario tedesco, ed è in corso di traduzione in quattordici lingue.



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Enrico

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