RUBRICHE | Per Saperne Di Più su... IL MIGLIO VERDE

Prima edizione italiana Sperling & Kupfer
Il miglio verde (The Green Mile) è un romanzo scritto da Stephen King e pubblicato nel 1996, vincitore del Premio Bram Stoker.
È stato concepito come un romanzo a puntate scritto in corso di pubblicazione, nella tradizione del XIX secolo e in special modo di Charles Dickens, pubblicato in sei volumetti a cadenza mensile, dal 28 marzo al 29 agosto 1996.
In seguito è stato pubblicato in un unico volume tradizionale in edizione economica, senza modifiche, se non la correzione di una svista (un passo in cui un condannato con la camicia di forza si asciugava la fronte) e l'aggiunta di una nuova introduzione, datata 6 febbraio 1997, nel quale l'autore spiega la genesi dell'opera e ammette che prima o poi vorrebbe rivedere completamente la storia per trasformarla nel romanzo che non ha potuto essere in questa forma.

Nasce come una delle "storie da letto" che l'autore sviluppava nella propria mente, a letto, di notte, quando non riusciva a dormire a causa dell'insonnia.
La stessa origine hanno le novelle della raccolta Stagioni diverse.
Una di queste storie, risalente al 1992-1993, intitolata Quel che l'occhio vede, raccontava di un condannato a morte, un nero gigantesco, chiamato Luke Coffey, che prima dell'esecuzione prendeva a interessarsi di illusionismo e riusciva a far scomparire se stesso.
L'io narrante era un vecchio detenuto, affiancato da un topolino.
Pur trovandola una buona idea, provò decine di versioni senza esserne soddisfatto, finendo per abbandonarla.
Un anno e mezzo più tardi, recuperò l'idea, trasformando il protagonista da aspirante mago in una sorta di guaritore e cambiandogli nome in John Coffey (trattandosi di un innocente giustiziato e di un "redentore", ebbe l'idea di dargli le significative iniziali J.C., come già aveva fatto William Faulkner con il personaggio Joe Christmas nel romanzo Luce d'agosto), sostituendo al vecchio detenuto nel ruolo di narratore un agente di custodia e spostando il penitenziario da Evans Notch a Cold Mountain.
Ma, pur continuando a trovarla una storia valida, la considerava anche difficilissima da scrivere, per il desiderio di mantenere il sapore favolistico, non realistico, e perché già impegnato in attività più agevoli.
Quando il suo agente per i diritti esteri Ralph Vicinanza, dopo averne discusso con l'editore inglese Malcolm Edwards, gli propose di cimentarsi con l'esperimento di pubblicare un romanzo a puntate, come quelli di Dickens, King accettò il progetto proprio perché sarebbe stata l'occasione per forzarsi a terminare la storia, anche se questo significò dover rispettare impegnative scadenze di pubblicazione e strutturare la storia ideando un momento culminante per ogni episodio.

Il miglio verde venne originariamente pubblicato nei seguenti volumi:
  • Volume 1: Le due bambine scomparse (Two Dead Girls)
  • Volume 2: La tana del topo (The Mouse on the Mile)
  • Volume 3: Le mani di Coffey (Coffey's Hands)
  • Volume 4: La strana morte di Eduard Delacroix (The Bad Death of Eduard Delacroix)
  • Volume 5: Viaggio nella notte (Night Journey)
  • Volume 6: L'ultimo viaggio di Coffey (Coffey on the Mile)
L'accoglienza generale fu molto positiva, sia da parte dei lettori che di gran parte dei critici, ben al di sopra delle aspettative dell'autore, che temeva il fiasco commerciale.
Per sopperire però al punto dolente della pubblicazione a episodi, il prezzo complessivo, l'intero racconto, senza modifiche, fu poi pubblicato in un volume in edizione economica, nella cui introduzione King scrisse però che per essere un vero romanzo avrebbe dovuto essere rivisto interamente.

La storia è raccontata in prima persona da Paul Edgecombe, capo delle guardie del braccio della morte (il Blocco E) del carcere di Cold Mountain, che la scrive all'età di 108 anni in un ospizio dove ricorda della sua passata avventura negli anni trenta.
Il corridoio che dalle celle del Blocco E conduce alla sedia elettrica (scherzosamente soprannominata "Old Sparky", la "vecchia scintillante"), che nelle altre carceri è chiamato "l'ultimo miglio", a Cold Mountain è chiamato, per via del colore del pavimento, "il miglio verde".
Il compito di Paul e del suo team è quello di badare ai prigionieri del blocco E e di eseguire materialmente l'esecuzione.

In Italia è stato pubblicato la prima volta dalla casa editrice Sperling & Kupfer per la collana Sperling Serial nel 1996 con la traduzione di Tullio Dobner.

Il romanzo è stato adattato per il cinema da Frank Darabont per l'omonimo film del 1999, diretto da Darabont ed interpretato da Tom Hanks nel ruolo di Paul Edgecombe e da Michael Clarke Duncan come John Coffey.


Enrico

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