La nuova edizione Sperling di CELL
In occasione dell'uscita nelle sale cinematografiche italiane dell'adattamento di CELL, romanzo di Stephen King, il 13 luglio 2016 (data anticipata di un giorno rispetto a quella annunciata mesi fa) la casa editirce Sperling & Kupfer realizza una nuova edizione del libro, in un nuovo formato.
La data di uscita dell'edizione, copertina qui a fianco, è fissata per oggi, 5 luglio.
TRAMA: Boston, 1° ottobre. È un luminoso pomeriggio di sole, la gente passeggia
nel parco, gli aerei atterrano quasi in orario e a Clayton Riddell
sembra il più bel giorno della vita. Ma proprio quel giorno il mondo
finisce. Chiunque abbia un cellulare all'orecchio - milioni e milioni di
persone - impazzisce improvvisamente, regredendo allo stadio di una
belva feroce. In un attimo, un misterioso impulso irradiato attraverso
gli apparecchi distrugge il
cervello, azzerando la mente, la personalità, migliaia di anni di
evoluzione. In poche ore, la civiltà è annientata, l'homo sapiens non è
mai esistito, lasciando al suo posto un branco di sanguinari subumani
privi della parola. Ma questo è solo l'inizio. Poi cominciano a mutare. E
poi a organizzarsi. Clayton, percorrendo di notte le città svuotate con
altri scampati come lui, tra i resti di un progresso tecnologico ormai
senza alcun senso, ha un unico pensiero. Anzi, due: ritrovare la moglie e
il figlio, che ha lasciato nel Maine, soli, inermi, in balia di un
telefonino... E riconquistare il diritto degli esseri umani di
coesistere con la nuova specie dominante.
Dalle storie di Matheson agli zombie di Romero fino all'angosciante scenario dei Sopravvissuti, King rielabora un tema classico per raccontare, con il suo stile inconfondibile, l'orrore primordiale da sempre in agguato dentro di noi; ma anche per metterci di fronte, attraverso una trama densa di richiami beffardi e ironici, ai falsi miti del nostro tempo.
Dalle storie di Matheson agli zombie di Romero fino all'angosciante scenario dei Sopravvissuti, King rielabora un tema classico per raccontare, con il suo stile inconfondibile, l'orrore primordiale da sempre in agguato dentro di noi; ma anche per metterci di fronte, attraverso una trama densa di richiami beffardi e ironici, ai falsi miti del nostro tempo.
Enrico
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