RUBRICHE | LO SAPEVI CHE... Romanzo Gotico (parte III)

Hillaire Belloc
Segue da RUBRICHE | LO SAPEVI CHE... Romanzo Gotico (parte II)


Il passato rivela la composita formazione del panorama culturale inglese e la movimentata scelta dei princìpi che dal 1533, anno di rottura con la gerarchia di Roma, portarono alla confessione anglicana.
Nel rapporto con il cattolicesimo c'è stata una sofferta e alterna visione filocattolica e anglocattolica. Alla restaurazione di Maria I d'Inghilterra, la Sanguinaria ha fatto seguito la contro-restaurazione di Elisabetta I, la Regina Vergine, fino al riconoscimento dei principi calvinisti e alla sottomissione alla Corona.
La letteratura gotica, come si è detto, descrive atmosfere del Medioevo, si svolge soprattutto in paesi anglosassoni, ha un rapporto molto stretto con la religione cattolica e anglicana ed è ambientata in castelli diroccati, chiese, conventi, sotterranei.
Tale rapporto con la religione ha comunque origine in contesti storici passati con la nascita della Chiesa anglicana e prima ancora che storia della letteratura è storia d'Inghilterra.
Riguardo alla formazione ideologica e religiosa di arte e letteratura inglesi, nei due secoli a cavallo della letteratura gotica, numerosi artisti e scrittori inglesi di fede cattolica così come di fede anglicana sono stati protagonisti nel bene e nel male fino alla perdita della libertà o della vita.

Tommaso Moro fu decapitato dopo avere opposto un rifiuto al giuramento di Supremazia che vedeva il sovrano come capo della nascente Chiesa anglicana.
Thomas Cranmer, umanista, riformatore anglicano e arcivescovo di Canterbury fu condannato al rogo.
Andò meglio a John Foxe, scrittore protestante, che durante la reazione cattolica riparò come esule sul continente.
John Skelton, precettore di Enrico VIII, dovette invece rifugiarsi nell'abbazia di Westminster dove rimase fino alla morte per la satira pungente dei suoi scritti.
Il poeta Henry Howard fu condannato a morte, insieme al padre, e decapitato con l'accusa di tradimento.
John Milton, a causa degli scritti polemici sul divorzio, cadrà anch'egli in disgrazia e si ritirerà a vita privata.
Il grande filosofo Francesco Bacone fu condannato al carcere per peculato.
Liberato per un gesto di clemenza si ritirò anch'egli a vita privata.
Di famiglia cattolica, Alexander Pope dovette fare i conti con il battesimo ricevuto in un'epoca in cui la diversa appartenenza religiosa era motivo di discriminazione.
A causa della sua religione gli venne impedito di seguire il normale tirocinio scolastico e dovette seguire studi privati.

Autore tra l'altro del Robinson Crusoe, Daniele De Foe si batteva per la libertà religiosa, fu accusato di aver diffamato la Chiesa d'Inghilterra con il libello La via più breve per i dissenzienti.
Fu arrestato e condannato al carcere e alla berlina e poi scarcerato per intercessione del ministro R. Harley.
Jonathan Swift scrisse I viaggi di Gulliver, il suo capolavoro, anche se la critica degradò il romanzo a libro per l'infanzia.
Cercò l'indipendenza economica nel sacerdozio che l'attività di scrittore finì per penalizzare.
Scrisse una satira sul Cristianesimo, The tale of a tub (La storia di una vasca) e per questo motivo non ottenne la guida del vescovato.
In questa veloce panoramica sul rapporto tra religione e letteratura, Laurence Sterne rappresenta l'esempio opposto, dopo gli studi scelse la carriera ecclesiastica per i vantaggi economici e sociali che avrebbe conseguito.
Divenne però famoso non per aver indossato l'abito talare ma per la pubblicazione di Tristram Shandy, il suo capolavoro.
Anzi, subito dopo l'uscita dei primi due volumi (1760), fu nominato curato.
Lo scrittore e architetto August Pugin nel 1834 si convertì al cattolicesimo.
Tra i maggiori esponenti del movimento di rivalutazione del gotico e dell'architettura cristiana del gothic revival, incontrò la piena adesione dell'Established Church anglicana
In epoca successiva, a cavallo tra il XIX e il XX secolo si situa lo scrittore cattolico Hilaire Belloc, esempio di un rapporto molto stretto tra fede religiosa e attività letteraria.
Figlio di madre inglese e padre francese, si impegna in un'intensa propaganda religiosa e la sua produzione lo pone come una delle personalità più rappresentative del movimento cattolico in Inghilterra.
Gli procura non poche ostilità l'intensa attività di storico in contrapposizione con autori di fede protestante.
Vale comunque la pena di sottolineare che non è l'appartenenza a una fede piuttosto che a un'altra a determinare la grandezza e il successo internazionale di uno scrittore.

Ciò chiarito sul contesto religioso in cui è maturata la letteratura gotica, in età preromantica, con riguardo specifico al romanzo gotico si affermano il gusto per il mistero e la religiosità medievale.
Le ombre e l'oscurità diventano strumenti per ottenere il sublime e stati d'animo forti e incontrollati (al contrario della luce che rientra nel senso del bello) secondo il concetto orrorifico di sublime (l'incanto del mostruoso) espresso da Edmund Burke e poi da Kant e da Schopenhauer.
Predominano oggetti molto potenti, grandi, che incutono timore (come cannoni, palazzi possenti, catene, il celeberrimo elmo che campeggia, enorme e minaccioso all'inizio del Castello di Otranto di Walpole); rumori molto forti; il senso di vastità, di cose non misurabili; la mancanza di rapporto causa-effetto; infine l'approssimazione: John Milton nel Paradiso perduto accennava solo vagamente all'aspetto e alle fattezze del diavolo.
I luoghi in cui si svolgono le vicende sono tetri e tenebrosi, come vecchi castelli (Dracula, Il castello di Otranto, I misteri di Udolpho), abbazie e conventi (La vergine perseguitata, Il monaco di Lewis, L'italiano della Radcliffe); più in generale in paesi cattolici governati da monarchie assolute che non tutelano i diritti dei cittadini.
Il potere religioso agisce mediante immagini che invitano alla contemplazione emotiva.
Ricorrenti le ambientazioni naturali, come le foreste, le Alpi o il Polo Nord, dove dominano neve e ghiacci (Frankenstein), ma anche il deserto come terra inospitale (Vathek).
Tali tematiche e simboli presto diverranno emblematici del romanticismo inglese e continueranno a influenzare la letteratura europea per gran parte dell'Ottocento, anche al di fuori del genere gotico vero e proprio.
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (autore convertito al Romanticismo e all'idea del romanzo "inventato" rinnegando le regole classicistiche e il suo poemetto Urania), pur non essendo in sé un romanzo gotico, contiene tuttavia situazioni molto simili a quelle del gotico, come la vicenda della Monaca di Monza costretta dal genitore dispotico alla clausura o rapimenti e oppressioni come l'episodio di Lucia Mondella, segregata nel castello dell'Innominato.
Oppure si pensi alle atmosfere cupe di Notre-Dame de Paris (1831) di Victor Hugo, ambientato nel tardo Medioevo, con personaggi come il mostruoso Quasimodo o la fanciulla Esmeralda, vittima innocente di un crudele sopruso.
Anche lo scrittore vicentino Antonio Fogazzaro scrisse un romanzo d'impronta gotica: Malombra.
Il potere feudale e il dispotismo contribuiscono ad alimentare lo sfondo gotico sublime.
Saranno temi poi ripresi nell'Ottocento dagli scrittori americani, che hanno vissuto regimi puritani (caccia alle streghe, ordalia; indiani = lingua incomprensibile, feroci e superstiziosi).


Enrico

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