RUBRICHE | LO SAPEVI CHE... Romanzo Gotico (parte II)

Jekyll allo specchio
Segue da RUBRICHE | LO SAPEVI CHE... Romanzo Gotico (parte I)


Le evoluzioni successive del genere letterario, dalla prima metà del XIX secolo con Edgar Allan Poe, più che privilegiare le ambientazioni fantastiche (antichi castelli, rovine medievali, monasteri) o sovrannaturali (fantasmi, demoni, creature mostruose), iniziano ad avvicinarsi all'uomo comune.
Si immergono sempre più negli abissi dell'io, nelle angosce e nelle paure individuali e collettive dell'uomo moderno e anticipano in qualche misura le indagini introspettive della futura psicanalisi.
In quest'ambito più prettamente psicologico, legato all'idea del dolore della mente e della persecuzione della serenità umana messa in pericolo dalle misteriose e profonde forze malefiche della natura che compenetrano irrimediabilmente le menti dei vari protagonisti, Poe è appunto precursore e maestro indiscusso.
Alimenteranno nuovi filoni derivati dal gotico alcuni autori del tardo Ottocento, come Robert Louis Stevenson con il romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, che lo rivela capace emulo di Poe e con il quale si insinua l'idea dello sdoppiamento (il bene e il male convivono in uno stesso individuo), o Arthur Conan Doyle, con i misteri e le atmosfere tenebrose di Sherlock Holmes, ma soprattutto dei suoi racconti fantastici e del terrore.
Va anche detto che Stevenson era stato sensibile alla forza e alla capacità di drammatizzare il realismo di certi ambienti con l'azione e la verosimiglianza della descrizione.
Tali sviluppi narrativi, in particolare nel Novecento, assumeranno la forma di generi narrativi autonomi come il giallo, il noir, la fantascienza, l'orrore.
Anche nel XX secolo gotico e soprannaturale influenzeranno un certo numero di autori, a cominciare da quelli inglesi.
Sarà poi il cinema, già dai primi anni venti, a rivitalizzare presso il grande pubblico l'interesse per alcuni fra i più noti miti del romanzo gotico nati nel secolo precedente, come Frankenstein o il Vampiro.

Tipici di questo genere letterario sono il tema della morte, della possessione demoniaca, del male, delle antiche profezie.
Le atmosfere comuni ai romanzi gotici sono il terrore, i conflitti interiori senza soluzione.
I personaggi sono spesso ambigui, misteriosi, preda di passioni violente o tormentati da pene d'amore.
Una delle figure fondamentali è la vergine perseguitata, già presente nella Clarissa di Richardson: nel Castello di Otranto di Walpole, e più ancora con la Radcliffe e Lewis, giovani donne sono costrette a fuggire da biechi seduttori.
Il romanzo gotico è per lo più ambientato nel Medioevo o nel XIX secolo: epoca buia e misteriosa la prima, più mistica e "borghese" la seconda.
La minaccia si manifesta spesso in paesi cattolici e proviene dall'autorità politica e religiosa e da episodi di corruzione. 
L'italiano, o il confessionale dei penitenti neri (1797) di Ann Radcliffe e Il monaco (1795) di Matthew Lewis sono esempi illuminanti, soprattutto il secondo, tra i più trasgressivi, contiene giudizi sulla Chiesa di Roma visti dalla prospettiva inglese.
Il gothic revival ricorda così agli inglesi anche la loro scelta di allontanarsi dal papato per un re di sicura fede protestante, disposto a governare con un parlamento e una costituzione che ne limitano i poteri (Glorious Revolution).
La tematica religiosa è perciò forte come le sue implicazioni nei secoli a cavallo del gothic revival cominciati con l'ascesa di Enrico VIII e la rottura con l'autorità religiosa di Roma.
In questo lungo periodo scrittori non cattolici e anche cattolici sono spesso caduti in disgrazia.
Allora prima ancora che storia della letteratura, è storia d'Inghilterra e in particolare della sua evoluzione religiosa che rende opportuno aprire una parentesi su quel periodo storico.


Enrico

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