RECENSIONE | LA PSICHIATRA di Wulf Dorn
TITOLO: La psichiatra
AUTORE: Wulf Dorn
EDITORE: Corbaccio
PAGINE: 402 pp.
PREZZO: 8,99 € e-book
SINOSSI: lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen comincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine.
RECENSIONE
L'autostima è quel processo soggettivo che porta un individuo a valutare, e di conseguenza apprezzare se stesso per com'è realmente, con pregi e difetti che non sempre sono considerati tali da chi gli vive intorno. E' un percorso da affrontare con la consapevolezza delle difficoltà nascoste sotto quel sottile ma pesantissimo velo di insicurezza, non è affatto semplice e per questo così tanto pericoloso. Wulf Dorn ha lavorato per molti anni con soggetti psichiatrici e con questo libro ha voluto mettere nero su bianco la sua esperienza, scrivendo un romanzo ad alto contenuto psicologico. Non un saggio ma un thriller. Il genere psico-thriller ha ormai monopolizzato la scena galvanizzando l'imponente platea che lo ha accolto in maniera super positiva. Ai tempi dell'uscita non si trattava di una novità assoluta ma in un solo anno ha disintegrato ogni classifica possibile e immaginabile.
Autostima, dicevo. Ne ha fin troppa Ellen Roth, psichiatra di una clinica tedesca considerata da molti un asso nel suo campo. La sua appare una vita semplice ma felice: una nuova casa e un compagno, Chris, che è anche collega. Tutte le sue convinzioni sembrano però crollare quando una sua paziente scompare da un giorno all'altro senza lasciare tracce, nessuno l'ha vista oltre a lei. Per la dottoressa Roth inizia la caccia e una lenta discesa all'inferno accompagnata dalla presenza di uno stalker che la minaccia mettendola alle strette con un gioco insidioso e sadico.
La psichiatra è un thriller affascinante, scritto in terza persona che ti coinvolge in maniera incredibile. E' estremamente "cinematografico", come se il lettore si trovasse dietro la macchina da presa e stesse girando quel film che senza dubbio avrebbe un grande successo. C'è la sensazione di essere sempre braccato e osservato da qualcuno, come succede a Ellen, e questo è un elemento che non ti fa smettere di leggere; ogni capitolo è come un angolo cieco verso il quale stai correndo senza possibilità di fermarti ma con l'angosciante dubbio di trovarti di fronte al "mostro" non appena cambi strada. Già, il "mostro" che qui non ha sembianze se non nella mente di Ellen e anche lì appare sfocato, deforme e oscuro. Mentre scorrono le pagine sono tanti i sospetti: sarà il compagno Chris, o il collega Mark? Mark, sembra essere l'unico gancio di salvezza ma così fragile e ambiguo che rischia di cedere affondando la dottoressa.
Il libro è diviso in due grandi parti: un prima e un dopo il trigger, vale a dire l'esposizione a certe immagini che fanno rivivere al soggetto affetto da trauma post traumatico l'episodio scatenante la patologia. Di chi? Facile intuirlo. La caccia alla paziente scomparsa passerà solo apparentemente in secondo piano e avrà una sua conclusione con effetto a sorpresa poderoso che fa calare la mascella. Quel famoso Mark giocherà un ruolo fondamentale sulla scacchiera delle possibilità: sembrerà innocente ma lo incolperete e alla fine rispunterà Chris, che per tutta la storia sarebbe dovuto essere in vacanza in Australia. Arriverete alla fine in un turbinio di ansie e non capirete quasi più nulla ma la mossa finale che Wulf Dorn ci piazza di fronte è lo scacco matto che fa vincere la partita.
Non so se per la penna dell'autore o per la traduzione italiana ma non ho apprezzato granchè lo stile linguistico a tratti troppo infantile, un mettere in fila parole semplici che mi hanno tratteggiato l'immagine di uno scrittore in difficoltà, seduto alla scrivania con il dubbio di come concludere le frasi. E poi termini come Marlboroman o Camelman proprio non si possono sentire in un libro che deve essere aggressivo. Sembra di essere in un fumetto scrauso degli anni '70/'80.
Dalle profonde atmosfere dark, La psichiatra è comunque un thriller che angoscia e non ti fa dormire sonni tranquilli; è adatto per chi cerca una lettura veloce (nonostante le 400 pagine) e claustrofobica. Un libro che mi è stato consigliato per il suo effetto sorpresa e che c'è stato. Obiettivo dunque raggiunto. Una lettura che mi ha soddisfatto e divertito.
VOTO: 4/5
AUTORE: Wulf Dorn ama le storie appassionanti, i gatti e viaggiare. Per vent'anni ha lavorato come logopedista in una clinica psichiatrica, e da questa sua esperienza ha tratto grande ispirazione come scrittore. In Italia Corbaccio ha pubblicato La psichiatra, che è diventato un bestseller grazie al passaparola dei lettori, Il superstite, Follia profonda, Il mio cuore cattivo, Phobia, Incubo, Gli eredi e Presenza oscura.
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