RECENSIONE in collaborazione con LUOGHI DI LIBRI | DOVE SCORRE IL MALE di Fabio Mundadori

TITOLO: Dove scorre il male

AUTORE: Fabio Mundadori

EDITORE: Damster Edizioni

PAGINE: 341 pp.

PREZZO: 15,00 € cartaceo



SINOSSI: in una notte d'estate di dieci anni fa, centinaia di famiglie vengono spazzate via dalla faccia della terra, seguendo il destino del loro quartiere. Una sciagura che sembra affondare le proprie radici nel fertile terreno della corruzione. Stampa e opinione pubblica trovano presto il loro colpevole, non la giustizia. Toccherà al commissario Sammarchi risalire la corrente degli eventi e giungere alla soluzione dell'enigma, svelando il piano di chi, per realizzare il suo progetto più ambizioso, non ha esitato a immergersi dove scorre il male.

RECENSIONE

Ecco che mi ritrovo a parlare della seconda e ben più convincente indagine del commissario Sammarchi, nella quale scopre con grande amarezza, e noi insieme a lui, che tutto quanto ha un prezzo che trasforma i nostri sentimenti in sterili e avidi involucri senza materia. Interessi e curiosità personali prima di tutto ci eclissano rendendoci ciechi non più in grado di gioire per successi e conquiste altrui. Una sola parola riesce a riassumere tutto questo: il male. E mi viene subito in mente un paragone. Immaginate una parete rocciosa immacolata, liscia e pura nella sua bellezza, mai scalata da nessun essere umano e le cui striature siano solo il frutto di Madre Natura. Ecco, ora pensate ad una piccolissima crepa nella quale riesce ad insinuarsi un filo di acqua, l'inizio della fine. Forse solo dopo migliaia di anni si potranno notare gli effetti di quella piccola ma inesorabile sbavatura. Il male è questo, non lo riconosci ma di certo sentirai i suoi effetti per quanto tardi possano manifestarsi. Ammalia, unisce, divide, fa soffrire e fin troppo spesso porta alla morte.

Luca Sammarchi non è cambiato, sempre schivo e introverso, viene chiamato a presentarsi in tribunale per testimoniare riguardo un episodio risalente a dieci anni prima mentre era in servizio durante un evento spaventoso. Un intero quartiere, il Q24, inghiottito in una voragine. L'apocalisse. Il commissario ha ben presente l'indagine che iniziò a seguire e dalla quale fu allontanato poco dopo grazie ad un trasferimento mirato. Un caso di corruzione e malavita nel quale si ritroverà immerso fino al collo. Torna così a Roma con l'intenzione di rimanerci solo un paio di giorni ma i suoi piani cambieranno. Sulla falsariga del precedente romanzo, anche in "Dove scorre il male", Fabio Mundadori utilizza la contaminazione di generi, dal thriller al romanzo d'azione passando per il giallo e con piccolissime incursioni nella saggistica. L'imprinting e lo stile non cambiano. Capitoli brevi come istantanee fotografiche che catturano l'essenza della narrazione arrivando dritti al punto. L'asticella si è però alzata, decisamente. Mischiare i generi significa scrivere di giovani writers e di uomini politici, di malavitosi, di contrabbandieri e serial killer professionisti; ciò che unisce tutti quanti è un ambizioso progetto della BBC Costruzioni per alleggerire quello che è il problema immigrazione in Italia. A proposito, farete la conoscenza di Mascotte e non vi dico altro se non che sembra un Rambo dei nostri giorni. "Dove scorre il male" è un viaggio nell'intricato labirinto della verità, un percorso forzato attraversò veli di omertà, menzogne e morti innocenti. Un libro per denunciare qualcosa che tutti conoscono e nessuno ha il coraggio di affrontare. E ancora la condanna alla burocrazia italiana che permette a certi reati di veder dilatata la giustizia fino a tempi che oserei dire biblici. Una vergogna.

Un romanzo che è spunto di ragionamento e riflessione. Fabio Mundadori è riuscito a creare tensione e interesse là dove un argomento spesso crea dibattiti e discussioni. Per questo motivo il libro deve essere letto con mezzo occhio distaccato, decontestualizzando il tema principale che qui sembra usato in maniera provocatoria. Un ottimo lavoro che arriva alcuni anni dopo "Occhi viola" e dove si percepisce la maturazione dello scrittore. Una trama complessa, personaggi molto meglio definiti e collocati sono il frutto di studi e approfondimenti che hanno contribuito a rendere "Dove scorre il male" mai noioso. Spero di incontrare ancora Luca Sammarchi e Mascotte molto presto. Una lettura che accontenta tutti i palati.

VOTO: 4/5


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AUTORE: Fabio Mundadori è nato a Bologna nel 1966 e vive a Latina dove si occupa di sicurezza informatica. Colpito in tenera età dal Morbo di Asimov, scrive di giallo, thriller, fantascienza e horror dando più volte prova di amare la contaminazione tra generi. Nel 2008 vince il premio "Giallolatino" e nel 2011 il "Garfagnana in giallo". Condirettore del premio letterario Garfagnana in giallo, è direttore editoriale di #comma21 la collana "nera" di Damster Edizioni. Nel 2018 è uscito, "Ombre di vetro. Bologna non muore mai", la seconda avventura del commissario Naldi.

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