RECENSIONE | UNICO INDIZIO LA LUNA PIENA di Stephen King


TITOLO: Unico indizio la luna piena

AUTORE: Stephen King

EDITORE: Club degli Editori



SINOSSI: a Tarker's Mills infuria una tormenta di neve, ma non è una novità in questo periodo dell'anno. Il segnalatore ferroviario Arnie Westrum è stato costretto a fermarsi e a rifugiarsi nella baracca degli attrezzi. Inganna il tempo giocando con poca convinzione a carte. Il vento infuria prepotente fuori dalla porta e ha il sinistro suono di un ululato. Vento o ululato? Ad Arnie non importa, finché un rumore sordo lo distrae dalle carte e dal maltempo. Il rumore si ripete ancora. Una, due, tre volte. Alla fine la porta cede e tra le schegge di legno appare una figura inquietante e spaventosa: un lupo gigantesco contro il quale Arnie può soltanto vibrare il piccone, prima di essere massacrato e fatto a pezzi. È una notte di luna piena, e la bestia non ha intenzione di fermarsi qui.


RECENSIONE


Quando, ormai rassegnato, pensavo al fatto che questa recensione sarebbe stata pura utopia ecco che il destino mi regala una gioia. Unico indizio la luna piena era l'unico libro di Stephen King che ancora mancava allo scaffale della mia collezione e i più sapranno il perchè. Un volume fuori catalogo da anni e quasi introvabile a prezzi accessibili, se non con una botta di fortuna al mercatino dei libri usati. E' da qui che è arrivata la gioia, quando la speranza di averlo mi aveva abbandonato da anni.
Leggere questo libro è un fatto dovuto per due aspetti collegati: in primis è di King (quindi si legge a prescindere, punto) e secondo perchè è giunto il suo momento nella mia lettura cronologica del RE.
Nasce come calendario, sì avete letto bene. L'idea era quella di creare 12 brevi racconti da 'allegare' alla classica tabella mensile dei giorni, insieme alle illustrazioni di Berni Wrightson. Uno per ogni mese dell'anno. Ciò significava per King racchiudere tutta la sua strabordante scrittura in pochi righe e altrettante battute. Impossibile? Forse. Perchè Stephen King ci ha provato e i risultati non erano nemmeno così malvagi ma giunto ai mesi di luglio/agosto si è accorto che poteva creare qualcosa di assai più redditizio. Ecco allora Unico indizio la luna piena, così come lo conosciamo. Curioso, no? Basta solo questo a metterci addosso la voglia di leggerlo.

Poche pagine intervallate da illustrazioni magistrali sono lo sfondo di una storia ambientata a Tarker's Mills in cui gli abitanti devono fare i conti con una creatura spaventosa che fa la sua comparsa ogni mese (ecco il richiamo al calendario) nelle notti di luna piena. Prevedibile dunque di quale bestia si stia parlando. Stephen King torna così a confrontarsi con creature leggendarie e demoniache dopo l'esordio con Le notti di Salem (lì si parlava di vampiri). Con quel libro, e tanti altri dopo, si guadagnò 'la pagnotta' mentre questo ha una reputazione più bassa: non è uno di quei titoli che assoceresti subito al  RE, anche se sei un fan per non parlare di chi invece lo conosce poco o non lo conosce affatto.
Essendo un'opera 'camaleontica', che trasforma i normali canoni della letteratura di genere e non solo, rende difficile l'approccio del lettore con il suo modus-operandi. Lo ami o lo odi, subito. E se non ti piace forse non lo abbandoni solamente per la sua brevità, ma sicuramente non lo ricorderai a distanza di mesi. In generale è ciò che accade a tutti i lettori di Stephen King.
L'autore decide di utilizzare pochi e brevi dialoghi per lasciare spazio alla narrazione di ambientazioni e dinamiche necessarie a rendere ricca e viva una storia dal sapore di racconto lungo piuttosto che romanzo. Una lettura inevitabilmente veloce con i capitoli che scandiscono precisamente ogni stagione dell'anno, da gennaio a dicembre. Sembra un vero viaggio sensoriale; a tratti pare di sentire lo sbocciare dei fiori in primavera, la calura torrida dell'estate, il vento autunnale che accompagna a terra le foglie e il gelido e pungente freddo dei mesi che chiudono l'annata.
Una piccola cittadina in cui chiunque sa tutto di tutti ma nulla sa dell'identità della bestia, la cui ombra aleggia minacciosa sulle loro squallide e monotone vite. Solo un bambino capirà e solo lui sarà in grado di contrastarla proprio nell'ultimo plenilunio dell'anno.

In Unico indizio la luna piena non ho riconosciuto una morale bensì un avvertimento: il male non è solo nei dettagli e negli uomini con giacca e cravatta, alle volte si cela in altri capi d'abbigliamento piuttosto insoliti e impensabili, tenetelo bene a mente se deciderete di leggerlo. Elemento forse fin troppo prevedibile ma in un libro così breve non c'è di che stupirsi. Tutto deve essere fulminante, compresa la soluzione del 'mistero'.
Un libro spaventoso che ti fa tremare (di adrenalina, non paura) sulla sedia o sotto le coperte o di fronte al caminetto, giusto il tempo di qualche giro di orologio, non di più.
E' proprio il caso di dirlo, un anno in un giorno. E con qualche capello bianco in più, forse.


VOTO: 4/5



Enrico

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