RECENSIONE | IL PROFUMO... la macabra ricerca dell'essenza perfetta

Il profumo (Das Parfum - Die Geschichte eines Mörders) è un romanzo di Patrick Süskind del 1985 che ha ottenuto un successo mondiale, diventando un bestseller tradotto in più di venti lingue.
Mi sono gettato su questo libro non avendo la minima idea di cosa trattasse. Ricordavo sì, di aver letto qualcosa in proposito ma era tutto sfumato e un po' vago, così mi sono detto: proviamo, magari è un bel romanzo. La trama non spiegava granché, ma prometteva bene.
Sin dalla prima pagina mi sono accorto dello stile splendido, la naturalezza con cui le parole sono state depositate sul foglio mi ha sconvolto e catturato.
Se immaginate di leggere un romanzo di narrativa leggera scordatevelo subito, Jean-Baptiste Grenouille è un protagonista che non si scorda facilmente, è un protagonista fuori dal comune ed incredibilmente difficile da creare. Di tutto si può dire su questo libro, meno che sia scontato.

Jean-Baptiste Grenouille nasce a Parigi cinquant'anni prima della rivoluzione francese, nel luogo più mefitico della capitale: il Cimitero degli Innocenti. Brutto, apparentemente insensibile, ha una caratteristica inquietante: non emana alcun odore. Per questa ragione ispira repulsione a chiunque lo avvicini, a partire dalla madre che lo ha abbandonato appena nato. Ma Grenouille possiede una dote straordinaria: è dotato di un olfatto perfetto. Forte di questa sua unica qualità decide di diventare il più grande profumiere del mondo, coltivando un sogno folle: vuole dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di generare l'amore in chiunque lo annusi. E per realizzarlo non si ferma nemmeno di fronte all'omicidio di giovani donne, alle quali ruba la vita insieme alla sublime fragranza dell'amore.

Un romanzo pervaso di aromi, di solitudini, di follia. Un connubio tra realismo e fantasia.
Definito uno scritto geniale da tanta parte della critica, sicuramente lo è, in particolare nella creazione del protagonista, un reietto della società, un essere che non emana odore umano e non sembra avere sentimenti.
Ciò che colpisce di Jean-Baptiste è la sua incomunicabilità con il mondo, un'unica passione-malattia per i profumi e quell'aura di tristezza.  Un personaggio cupo, decadente, con tutte le caratteristiche giuste per essere odiato dal lettore nel momento in cui le sue idee strampalate portano ad azioni turpi.
Tra le mille sfumature psicologiche create dalla penna dell'autore, fa capolino la malinconia e la vicinanza a questo giovane, la comprensione per il percorso di vita subito che è sfociato in un qualcosa di anomalo.
Quanto è cattivo il cuore di Jean? Possiede un cuore dentro a quel corpo che non emana odori?
E' nato con un'anomalia oppure le condizioni in cui è stato dato alla luce ed abbandonato lo hanno reso un mostro?
Süskind non propone una soluzione all'enigma, bensì un percorso, fatto di sensazioni, di volti, di morte, di ingiustizie.
Non il profumo in senso stretto ma l'odore. L'odore inesistente di Grenouille che con il suo naso ci porta al centro della terra. Sente tutto, come un predatore. Annusa tutto, vive con il suo naso come gli altri vivono dei propri occhi o le proprie orecchie. Non ha bisogno di sguardi, lui annusa e capisce. Percepisce la paura, la felicità, l'ansia, la tranquillità di tutti quelli che gli stanno attorno. Percepisce anche odori che sono al di là dei muri, odori lontani, profumi e puzze, anche l'odore degli oggetti materiali come il vetro o il ferro e tramite il suo naso vive un'esistenza piena.
Non è un personaggio che piace e nemmeno che non piace. Essendo senza odore lo percepiamo anche noi lettori come una presenza, ma senza dargli amore o odio.

Il profumo è un racconto molto forte, con dettagli sottolineati per far godere o disgustare lo spettatore, è una storia macabra ma al contempo interessante, che desta curiosità perchè è originale e anche se è chiaro che è un romanzo di fantasia, molte volte ci si chiede: ma può essere una storia realmente accaduta?.
E' un filo d'aria che ti entra e ti sconvolge con la sua schiettezza, lasciandoti l'amaro in bocca e la pena per Grenouille, così sfortunato perchè è un bambino abbandonato subito dopo il parto, avvenuto sotto un banco del pesce in mezzo a una piazza; un bambino senza odore, sfruttato, senza mai aver ricevuto una carezza o un gesto di affetto, un bambino nato sotto una cattiva stella. E lui questa cattiva stella se la porta addosso e sa di capelli rossi e mirabelle e gocce di sudore e di olii essenziali.
Una lettura dal fascino tenebroso, tinta di giallo e nero, Patrick Süskind è stato paragonato a Umberto Eco e ad un Italo Calvino in nero, il suo stile accurato rievoca perfettamente la Francia del 1700, creando una favola dark nella quale il protagonista cela il desiderio 'nascosto' di 'essere', di 'esistere' ma contro la propria natura non si può andare.

Personalmente, una vera e proprio rivelazione: originale ed intenso. Un libro che può togliere il sonno a chi lo legge.
Se la fantasia dell'autore si calasse nella realtà susciterebbe terrore.
Con uno stile elegante e scorrevole Süskind traccia il profilo psicologico di un serial killer dopo averne raccontato l'infanzia quasi per provocare nel lettore uno stralcio di pietà e simpatia per l'assassino.
Man mano che la storia si snoda l'interesse aumenta e conduce il lettore in un intreccio che lo tiene in sospeso fino all'ultimo respiro. Un libro che sa sconvolgere e accattivare allo stesso tempo.



Il mio voto: 8



Enrico

Commenti

  1. Bella recensione!

    A me era piaciuto molto, anche se sinceramente non l'ho trovato particolarmente originale. Molte parti ricordano Frankenstein ;)

    Ad ogni modo è un classico dei nostri tempi. Molti mi hanno consigliato di vedere il film, lo trovi anche su Netflix, ma sinceramente per ora ne faccio a meno, temo sia troppo crudo :/

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    1. Devo fare 'mea culpa' e dire che non ho mai letto Frankenstein ancora. Grave mancanza penso!
      Che sia un classico non c'è dubbio e che non sia originale sono d'accordo ma è geniale tanto l'autore quanto il romanzo.
      Il film in molti me l'hanno sconsigliato per la sua grande diversità dal libro nonostante sia altrettanto crudo, sono combattuto se seguire il consiglio o meno!
      C'è poi chi ha visto il film prima e letto il libro dopo che sostiene sia stata una grande sciocchezza.

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  2. Diciamo che il Profumo sembra quasi un remake di Frankenstein, però nel complesso è un ottimo libro.

    Ad ogni modo temo che il film del Profumo abbia accentuato la dimensione splatter/grottesca pur di attirare audience, proprio come i film di Frankenstein, stracolmi di errori e con un'atmosfera molto diversa dal libro. E pensare che di film su Frankenstein ne hanno fatti tanti, ma i tre che ho visto non rendono assolutamente giustizia al libro.

    Beh, ti consiglio di leggere Frankenstein a questo punto, lo amerai sicuramente! Ci sono anche vari retroscena interessanti su quest'opera...poi vedrai!

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    1. Sono molto incuriosito adesso, non pensavo e non mi aspettavo potessero esserci così molte analogie tra le due storie.
      Il tuo commento sul film tratto da 'Il profumo' invece mi confonde ancora di più e accentua la mia incertezza sul guardarlo o meno. AIUTOOO!!

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  3. Beh per quanto riguarda il film sono solo mie impressioni sul trailer e qualche immagine vista qua e là, magari mi sono fatto l'idea sbagliata ��

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    1. Tutto questo parlare mi ha fatto venir voglia di vederlo, lo recupererò presto. Mi ha dato anche ispirazione per una nuova serie di articoli che pubblicherò qui presto.

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  4. Ottimo! Buona serata ^^

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