MY BOOKSHELF 2017 | Un anno di libri

Con quasi un mese di ritardo riesco finalmente a pubblicare il mio Bookshelf 2017 amici readers, e quindi vuol dire che è giunto per me il momento dei resoconti, di tirare le somme di questo piccolo spazio web in cui cerco di racchiudere tutta la mia passione per i libri. Il post arriva in ritardo a causa dell'ultima lettura dello scorso anno che mi ha tenuto impegnato più di quanto immaginassi per motivi di tempo dedicatogli.

Chi ormai mi segue da qualche tempo sa che ogni libro che leggo lo sintetizzo con una piccola recensione/analisi che sistemo poi nell'apposito scaffale di questa libreria virtuale.
Nonostante tutto nel 2017 ho letto 19 libri, un piccolo traguardo, superando il limite dell'anno precedente dove le mie letture si erano fermate a 17 scegliendo di dedicarmi soprattutto ad un genere: il thriller nelle sue varie sfumature.

Continuando quindi quel filone e volendo terminare ciò che mi ero promesso l'anno prima, ho proseguito con i libri di Michael Connelly  e non solo con la serie dedicata a Harry Bosch ma allargandomi anche ai romanzi autoconclusivi arrivando quasi a completare l'intera sua opera omnia. Ha scritto parecchio nella sua lunga carriera. Gli ho dedicato 10 libri quest'anno, tra alti e bassi.
Accanto al maestro del thriller internazionale c'è l'altro maestro americano, quello, definito da molti, dell'horror (che horror poi non è, si potrebbe aprirne una discussione). L'autore che preferisco in assoluto e che mi ha ispirato nel creare questo Blog: Stephen King con le sue 63 opere che ho scelto di leggere o rileggere in ordine cronologico a partire dal 2016. A lui ho dedicato 5 libri quest'anno, 4 romanzi (di cui un Bachman) e una raccolta di racconti.
Infine, gli ultimi 5 slot della mia libreria sono stati occupati da 4 romanzi e un saggio degli autori Saviano, Bohler, Murakami, Cognetti e Suskind. E' stata una 'prima volta' con tutti e cinque gli scrittori e proprio tra questi ritrovo il Top e il Flop del 2017.

Insomma, quello che trovate qui è il Bookshelf dell'anno appena concluso. Navigate anche voi tra le storie che mi hanno accompagnato e ditemi la vostra se vi va, sarei felicissimo di confrontarmi con le vostre idee ed opinioni.




MY BOOKSHELF 2017





A VOLTE RITORNANO

Voto: 9

Un magistrale Stephen King, un abile scrittore di novelle in cui l'orrore non sempre si manifesta in modo diretto, spesso è soltanto suggerito, sottile e sfuggente.
Una scrittura potente ed evocativa.
La prima e migliore raccolta dell'autore del Maine.
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IL POETA E' TORNATO

Voto: 9

Uno scontro così furente tra detective e indiziato non lo avevo mai letto. Scontri a fuoco, esplosioni e lotte corpo a corpo fanno della storia un mix di ingredienti ad alta tensione così forte che mai avevo letto in un suo libro.
Un altro ottimo romanzo per l'ex giornalista Michael Connelly.
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GOMORRA

Voto: 6

Roberto Saviano ha rotto il silenzio della camorra che smette di essere un fenomeno meramente nazionale e diventa un fenomeno mondiale.
Molti lo criticano per aver infangato il suo Paese ma la verità è che quando si finisce di leggere questo libro non si riesce più a smettere di pensarci.
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LA RAGAZZA DI POLVERE

Voto: 7

Connelly rimane una garanzia: è fantasioso, stimolante e avvincente. Non mi stancherò mai delle sue trame, i dialoghi sono sempre una garanzia di qualità e realismo.
Entra nei suoi personaggi, coinvolgendo il lettore nelle emozioni e nelle dinamiche del romanzo, che avvince al punto che riesce davvero difficile interrompere la lettura.
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LA ZONA MORTA

Voto: 9

Stephen King è un genio, non a caso viene definito il maestro indiscusso di questo genere, la sua mente è decisamente contorta ma riesce quasi sempre a catapultarmi nella sua follia.
Regala una lettura scorrevole e mai noiosa, forse un paio di capitoli troppo prolissi con descrizioni lunghe e superflue ci sono ma non riducono comunque l'attenzione sulla storia.
L'ennesimo capolavoro.
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IL CERCHIO DEL LUPO

Voto: 8

Non uno dei migliori di Connelly ma comunque incalzante e spregiudicato, senza veli.
Le sue indagini sono le nostre indagini, ti coinvolgono cosi tanto che sembra di vivere a Los Angeles e di viverci da una vita.
Un romanzo intrigante ad alta intensità, ti trasmette emozioni forti. Azione, tattica e amore ne fanno un thriller magistrale.
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LA DECISIONE

Voto: 6

E' scritto bene ma troppo breve, qualche pagina e flashback in più avrebbero sicuramente reso il libro più completo e approfondito.
Sicuramente il compito di Britta Böhler non era semplice, quello 'manniano' è un mito vasto e difficile con cui confrontarsi ma la fine così repentina mi ha lasciato un po' deluso.
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LA CITTA' BUIA

Voto: 7

Non uno dei migliori di Connelly ma comunque incalzante, senza veli e molto ben scritto.
La particolarità è la taratura della storia che, seppur si tratti di un'indagine condotta già nell'immensa città degli angeli, allarga gli orizzonti all'internazionalità di quella paura che inziava a prendere piede e che sarebbe sfociata pochi anni dopo con l'11 settembre: il terrorismo.
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LA LUNGA MARCIA

Voto: 6

Adoro King come scrittore perchè riesce ad essere sempre attuale con una schiettezza fuori dai denti disarmante.
Non so come ci sia riuscito ma anche in questo romanzo vedo una sorta di preveggenza sulla socità che da lì ai giorni nostri si sarebbe evoluta, fanno riflettere soprattutto le anolgie tra 'Il Maggiore' e Donald Trump.
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IL RESPIRO DEL DRAGO

Voto: 8

L'inversione di rotta la sto apprezzando moltissimo, non che mi annoiassi a leggere di Los Angeles, delle sue vie, distretti e dipartimenti ma ogni tanto cambiare fa bene e forse era più annoiato l'autore di scriverne che noi di leggere. Connelly ha fatto un ulteriore salto di qualità.
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LA RAGAZZA DELLO SPUTNIK

Voto: 6

La scrittura di Murakami è molto lineare, scorrevole e leggera, apprezzo molto le sue metafore naturalesche e le similitudini con gli animali. Il suo senso della vita e delle cose è molto profondo, misurato e studiato, sa come funziona la vita, qual è il suo scopo e come fare a raggiungerlo, ogni pagina permea di questa convinzione.
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DEBITO DI SANGUE

Voto: 9

Questo personaggio creato da Connelly è quello che più emoziona e intenerisce, la sua tristezza è infinita, la senti e la vivi nel petto dove proprio lui soffre non solo per i dolori legati al post-operatorio ma per una vita distrutta, disgregata e che trova senso solo con la 'The Following Sea'.
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L'INCENDIARIA

Voto: 9

Ritroviamo così un King 'prima maniera' che abbandona momentaneamente lo stilo gotico per tornare al soprannaturale e rispolverare in un certo senso quello che fu il suo primo romanzo.
La telecinesi e soprattutto la pirocinesi sono le fondamenta sulle quali l'autore costruisce l'intera storia rendendola terrificante senza comunque parlare di vampiri o mostri che sbucano dall'armadio.
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LA CADUTA

Voto: 9

Nonostante l’avanzare del tempo il nostro detective non perde lo smalto, anzi, come un buon vino, diventa più pregiato e prezioso con gli anni.
Giusta dose di suspance e personaggi credibili con una storia avvincente, ricca di avvenimenti in successione che tengono desta l’attenzione del lettore. Lo stile di Connelly è riconoscibile, la sua penna sapiente. Cosa si può chiedere di più ad un thriller che si rispetti?
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LE OTTO MONTAGNE

Voto: 6

Con la grazia della semplicità e una delicatezza capace di arrivare dritta al cuore di chi legge, Paolo Cognetti riesce a farci respirare l’anima della montagna, non certo come meta turistica, ma nella sua essenza più profonda. Facendola sentire e amare anche a chi, come me, non la conosce affatto.
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VUOTO DI LUNA

Voto: 7

Non è stato sicuramente il libro più bello che ho letto fino ad ora di Connelly ma si dimostra ancora una volta un grande creatore di trame. Intrecci che ti lasciano senza fiato, ben scritto e ben ideato anche se tutto si risolve in poche pagine.
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CUJO

Voto: 8

Bel libro, un King non ancora addentrato nel fantasy e capace con poco di creare una storia in grado di appassionarmi e commuovermi. Di quelle che ti fanno distogliere gli occhi perchè non vuoi sapere, ma che subito te li attirano con forza sulla pagina perchè invece sì che ti vuoi spaventare. Quelle storie che finiscono troppo presto.
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LA SCATOLA NERA

Voto: 6

Noi lettori viviamo della fantasia dei nostri autori preferiti ma quando un romanzo fa riemergere vicende e paure realmente vissute sulla propria pelle, allora tutto questo ci tocca profondamente.
Inutile infine elogiare le doti ormai note di Connelly.
Insomma, un romanzo leggermente sottotono ma da leggere per chi ama i gialli polizieschi.
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IL PROFUMO

Voto: 8

Con uno stile elegante e scorrevole Süskind traccia il profilo psicologico di un serial killer dopo averne raccontato l'infanzia quasi per provocare nel lettore uno stralcio di pietà e simpatia per l'assassino. Man mano che la storia si snoda l'interesse aumenta e conduce il lettore in un intreccio che lo tiene in sospeso fino all'ultimo respiro.
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Enrico

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