LA SCATOLA DEI BOTTONI DI GWENDY dal 6 marzo in libreria

Cari miei readers, pochi giorni fa, parlandovi del nuovo romanzo dello Zio in uscita negli States il prossimo maggio, vi ho anticipato che quella non sarebbe stata l'unica novità. Eccomi infatti ad annunciarvi la seconda succosa novità che ci riguarda più da vicino, infatti il 6 marzo prossimo arriverà nelle nostre librerie il romanzo breve scritto da Stephen King e Richard Chizmar dal titolo LA SCATOLA DEI BOTTONI DI GWENDY, edito dalla Sperling & Kupfer.

E' una storia che ci riporta a Castle Rock con tutta quell'atmosfera buia fatta di mistero che abbiamo imparato a conoscere ed amare in svariate pubblicazioni del RE.
La storia della realizzazione di questo libro è invece particolare, come forse l'abbinamento dei due autori davanti al quale qualcuno potrebbe storcere il naso chiedendosi chi sia il Chizmar citato. E' il proprietario della casa editrice americana Cemetery Dance Publications e la faccenda è andata più o meno così, in breve: King iniziò a scrivere il romanzo ma bloccandosi per mancanza di ispirazione mandò la bozza a Chizmar (editore di molte sue edizioni di lusso) chiedendogli di aiutarlo a completare l'opera e dopo uno scambio sempre più frequente di opinioni si è arrivati alla redazione finale.


Gwendy Peterson ha dodici anni e vive a Castle Rock, una cittadina piccola e timorata di Dio. E' cicciottella e per questo vittima del bullo della scuola, che è riuscito a farla prendere in giro da metà dei compagni. Perciò Gwendy corre tutte le mattine sulle Suicide Stairs (promontorio sopraelevato che prende il nome da un famoso suicidio avvenuto trentacinque anni prima), ed è lì che incontra Mr. Farris, un uomo vestito di nero. Come tutti i bambini Gwendy si è sentita mille volte dire di non dare confidenza agli sconosciuti, ma questo sembra davvero speciale, dolce e convincente. E le regala la Scatola dei Bottoni, spiegandole che esaudirà i suoi desideri. L'unico monito è che Gwendy non dovrà mai toccare il Bottone Rosso. Ma lei è una ragazza curiosa.





Enrico

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