RUBRICHE | Lo Sapevi Che... GIAPETO
Superficie di Giapeto |
Giapeto è il terzo satellite
naturale di Saturno per dimensioni dopo Titano e Rea, è l'undicesimo
satellite naturale più grande del sistema solare.
È il più grande corpo noto a non essere in equilibrio idrostatico e la sua peculiarità più nota è di avere la superficie divisa in due regioni all'apparenza molto differenti tra loro, ma possiede altre caratteristiche insolite scoperte nel 2007 dalla sonda Cassini, come la grande cresta che percorre due terzi della lunghezza del suo equatore.
È il più grande corpo noto a non essere in equilibrio idrostatico e la sua peculiarità più nota è di avere la superficie divisa in due regioni all'apparenza molto differenti tra loro, ma possiede altre caratteristiche insolite scoperte nel 2007 dalla sonda Cassini, come la grande cresta che percorre due terzi della lunghezza del suo equatore.
Fu scoperto dall'astronomo italiano Giovanni Domenico Cassini il 25 ottobre 1671.
Deve il suo nome al Giapeto della mitologia greca ed è anche noto come Saturno VIII.
Giapeto è molto più lontano dal pianeta rispetto agli altri satelliti maggiori.
Tra i grandi satelliti di Saturno, Giapeto è quello con la più alta inclinazione orbitale; solo i satelliti esterni irregolari, come Febe, hanno orbite caratterizzate da piani orbitali inclinati in modo significativo sull'equatore del pianeta.
A causa di questa lontananza e dell'orbita inclinata, Giapeto è la sola grande luna dalla quale gli anelli di Saturno sarebbero ben visibili; dagli altri satelliti interni infatti, gli anelli sarebbero visti di taglio e difficili da scorgere.
La superficie di ha una distintiva colorazione a due toni.
Un emisfero è scuro con una lieve colorazione rossastra, mentre l'altro emisfero è brillante.
Questa differenza è così evidente che Cassini notò che poteva osservare Giapeto solamente su un lato di Saturno e non sull'altro.
La luna possiede numerosi crateri di notevoli dimensioni, alcuni dei quali sono stati scoperti grazie alle foto della sonda Voyager II; solo con la Cassini è stato possibile rilevare la presenza di vasti crateri d'impatto nella regione oscura.
Il più grande, Turgis, possiede un diametro di 580 km (due quinti di quello della luna) ed è uno dei più vasti del sistema solare.
L'orlo del cratere è molto ripido e parte della scarpata supera i 15 km d'altezza.
Enrico
Deve il suo nome al Giapeto della mitologia greca ed è anche noto come Saturno VIII.
Giapeto è molto più lontano dal pianeta rispetto agli altri satelliti maggiori.
Tra i grandi satelliti di Saturno, Giapeto è quello con la più alta inclinazione orbitale; solo i satelliti esterni irregolari, come Febe, hanno orbite caratterizzate da piani orbitali inclinati in modo significativo sull'equatore del pianeta.
A causa di questa lontananza e dell'orbita inclinata, Giapeto è la sola grande luna dalla quale gli anelli di Saturno sarebbero ben visibili; dagli altri satelliti interni infatti, gli anelli sarebbero visti di taglio e difficili da scorgere.
La superficie di ha una distintiva colorazione a due toni.
Un emisfero è scuro con una lieve colorazione rossastra, mentre l'altro emisfero è brillante.
Questa differenza è così evidente che Cassini notò che poteva osservare Giapeto solamente su un lato di Saturno e non sull'altro.
La luna possiede numerosi crateri di notevoli dimensioni, alcuni dei quali sono stati scoperti grazie alle foto della sonda Voyager II; solo con la Cassini è stato possibile rilevare la presenza di vasti crateri d'impatto nella regione oscura.
Il più grande, Turgis, possiede un diametro di 580 km (due quinti di quello della luna) ed è uno dei più vasti del sistema solare.
L'orlo del cratere è molto ripido e parte della scarpata supera i 15 km d'altezza.
Enrico
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