RECENSIONE | L'IRRIDUCIBILE INCONCILIABILITA' DELL'ESSERE - Simon Schiele

TITOLO: L'irriducibile inconciliabilità dell'essere

AUTORE: Simon Schiele

EDITORE: self publishing

PAGINE: 169 pp.

PREZZO: 9,87 € cartaceo



SINOSSI: Tony Pagùroni (sost.): animale da discoteca della specie millennials, figlio di papà, dal sogno di diventare influencer. Può un individuo simile essere scambiato per un raffinato poeta contemporaneo? Secondo i social network, sì. Scopri questa pungente satira sulla società dell'apparire mentre segui la storia dell'autoproclamato "vate" Tony Paguroni e della frase che lo renderà famoso. Attorno a lui una famiglia teledipendente, insegnanti bipolari, invidiosi compagni di classe, presentatori tv in disperata crisi di mezza età e un mentore dalle dubbie doti intellettive. Una briosa farsa sul "dire tutto senza dire niente", sugli abbagli della società contemporanea e sul fittizio mondo dei social network. Riuscirà Tony a realizzare il suo sogno? O le sue frasi vacue verranno scoperte per quello che sono?

RECENSIONE

Mi sono imbattuto in Tony cazzeggiando bellamente sull'Instagram, proprio mentre lui, posso presumere, esercitava la stessa acculturata attività. E così cazzeggio per cazzeggio vengo a sapere che ha scritto una sorta di biografia per descrivere la sua scalata al successo sul social "delle fotografie". Mi propone di leggerlo e naturalmente non mi tiro indietro. Me ne spedisce una copia gratuita per poi dirmi che in qualche modo verrà a recuperare il cash (anvedi che burlone 'sto Tony).
Il suo cognome è Paguroni, diciannovenne figlio di un noto dentista della sua città, la sua professione studente ma con ben altre ambizioni che nemmeno sa di avere fino a quell'illuminante pranzo di famiglia. Lì seduto in mezzo a nonni, zii e cugini, tra una sonora scoreggia e l'altra, arriva una folgorazione: l'irriducibile inconciliabilità dell'essere. Prende il cellulare e piazza 'sta frasona ad effetto sul suo profilo. E' la fine, anzi, l'inizio. I followers cominciano a crescere in maniera esponenziale ma...

In poco meno di duecento pagine c'è tutta la trasformazione di un ragazzo che ha voglia di spaccare il mondo. Una personalità esuberante, non poco narcisista e incredibilmente strafottente. Il suo sogno è quello di sfondare nel moderno mondo digitale diventando influencer e quella frase coniata per caso durante un banalissimo pranzo di famiglia diventa il "calcio in culo" di cui aveva bisogno per iniziare.
L'autore ci avverte: "Questo libro è satirico. Ed è dedicato a te che vuoi diventare una star dei social".
Tony è l'emblema del giovane moderno, simpatico ma canaglia, però anche grande sognatore che si convince di arrivare al successo con quattro parole messe in fila alla bell'e meglio su uno dei social più polari del nostro tempo. Fantastica con un selfie accattivante e sbarazzino o con un'epica festa pagata dal mami e dal papi in qualche locale esclusivo.
Di certo questo è, sì, un romanzo meno impegnativo dei grandi classiconi alla Cime tempestose piuttosto che Orgoglio e pregiudizio ma offre spunti di riflessioni interessanti, meno superficiali di quanto possa sembrare. Desidero soffermarmi su uno in particolare, lo chiamo "maschere da social". Rinchiudere la propria voglia di successo e "di arrivare" fra i pixel di uno smartphone è ormai facilissimo, è la moda del momento di chi è appena maggiorenne e frequenta l'ultimo anno del liceo. I giovani di oggi sentono il bisogno di costruire un personaggio che rispetti canoni definiti perfetti da una società trituratrice, e di indossarne i panni attraverso il tocco di un touchscreen.
Mi verrà sempre in mente Cambia la tua vita con un click, il film del 2006 in cui Adam Sandler riceve in dono un telecomando universale con il quale può mandare avanti e indietro gli avvenimenti di tutta la sua vita e modificarne le dinamiche. E' un po' quello che succede a Tony che a sua insaputa si ritrova ad essere re dei social senza apparenti meriti particolari e, anzi, lo diventa proprio attraverso quello strumento che non è proprio in grado di maneggiare: la parola. Un poeta (come lui si definisce) 2.0, affiancato da un cugino, Simone, che sarà il vero autore del successo.

In mezzo a idoli fasulli ed haters da strapazzo, un libro che è lo specchio imbarazzante del tempo che stiamo vivendo. Scritto con stile vivace, è ricco di dialoghi che rendono la lettura effervescente.
Esiste un profondo quanto lapidario insegnamento dietro ad una narrazione ironica e dissacrante: la vita, quella vera, quella che morde e ti bastona, non la si vive digitando in maniera compulsiva sulla tastiera di un cellulare archiviando nell'internet foto personali accompagnate da frasi d'impatto rubate a grandi pensatori del passato. I soldi facili non sono mai esistiti e mai esisteranno, c'è bisogno di pazienza e tantissimo sacrificio. E da ultimo, mai dimenticarsi di coltivare le relazioni umane.
Un tarlo continua però a trapanarmi la testa e ancora sono qui, insieme a Simone, a chiedermi: che cazzo vor dì "L'irriducibile inconciliabilità dell'essere"?

VOTO: 4/5



AUTORE: Simon Schiele è un giovane scrittore torinese appena affacciatosi sul panorama letterario nazionale. Ha 21 anni, frequenta il corso di laurea in DAMS a Palazzo Nuovo e conta diverse collaborazioni freelance con i giornali locali. Nel febbraio 2018 vince la Menzione della Giuria al Premio Letteratura d'Amore del Centro Studi Cultura e Società con il racconto breve "Il mio mare", essendo, di fatto, il più giovane autore a venire incluso nell'almanacco del Centro Studi.


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