RECENSIONE | DIECI PICCOLI INDIANI - Agatha Christie

TITOLO: Dieci piccoli indiani

AUTORE: Agatha Christie

EDITORE: Mondadori

PAGINE: 200 pp.

PREZZO: 12,00 € cartaceo



SINOSSI: una casa misteriosa su un'isola deserta, lontana dal resto del mondo. Dieci persone che non si sono mai conosciute prima, tutte accomunate da un inquietante passato, riunite sotto lo stesso tetto da una serie inspiegabile di inviti. Un'assurda filastrocca per bambini che ritorna ossessivamente, scandendo in maniera implacabile, come in un incubo, una serie di omicidi.

RECENSIONE

Se escludiamo la recentissima raccolta di tutti, ma proprio tutti, i racconti con protagonista Poirot pubblicata dalla Mondadori con un Oscar Draghi meraviglioso, questo è stato il mio primo approccio romanzesco con la Christie. "Ti piace vincere facile", direte voi, dato che Dieci piccoli indiani è considerato uno dei capolavori indiscussi dell'autrice, che le hanno fruttato vendite e incassi da record in tutto il mondo, consacrandola regina globale del genere.
Dieci individui in apparenza comuni vengono invitati a Nigger Island, un'isola poco lontana dalle coste del Devon, da un misterioso signor U.N. Owen, proprietario di una lussuosa villa. Al loro arrivo non trovano nessuno ad accoglierli fatta eccezione per il maggiordomo e la domestica. Sicuri di poter trascorrere una breve ma piacevole vacanza in quell'angolo di paradiso non si curano di sapere chi è il misterioso Signor. Nessuno ma presto dovranno fare i conti con una serie inspiegabile di sparizioni ed omicidi. Uno alla volta cadranno sotto l'effetto di una filastrocca solo all'apparenza divertente e che sarà il perno su cui ruoterà l'intera trama del romanzo. Sospettabili omicidi decimeranno il gruppo.

Dalla prima all'ultima pagina questo libricino è stato una meraviglia per gli occhi, la mente e l'animo. Un condensato di vite, di molte personaggi, che rischiava di essere confusionario, senza capo nè coda e invece ecco la magistrale abilità della Christie di immaginare e scrivere una storia straordinaria. La voce narrante è in terza persona, il che gioca tutto a favore del lettore che da spettatore si sente parte attiva e come un compagno di viaggio l'accompagna alla scoperta del colpevole. Fate quello che volete ma per quanto vi sforzerete non riuscirete a venirne a capo.
Ogni uomo e donna viene descritto con brevi ma puntuali sfumature senza rallentare mai il ritmo, che è sempre incalzante. Si dimostra la grandissima capacità di sintesi dell'autrice che ce li presenta tutti in maniera efficace in un solo capitolo, il primo. "Mi piego ma non mi spezzo" potrebbe essere il loro mantra, attanagliati da una tensione crescente saranno divorati dalla paura.
Scordiamoci lunghe descrizioni e dialoghi infiniti. La parola d'ordine è schiettezza che unita alla spontaneità fanno della scrittura di questo romanzo il punto forte.
Con uno stile razionale e preciso Agatha Christie riesce a creare un romanzo ad incastro perfetto, con un finale incredibile. Una macchina ottimamente funzionante, con ingranaggi che danno vita ad un gioco maledetto, fatto di indizi e mezze parole.
Il lessico è semplice e universale, capace di essere compreso da tutti, a qualsiasi età e in qualunque periodo storico perchè la Christie non passerà mai di moda.
La perfezione non esiste e nemmeno questo libro lo è, ma sicuramente nessuno mi contraddice se dico che è geniale. Una pietra miliare della letteratura di genere che non a caso risulta essere uno dei gialli più venduti della storia e che, a quasi 80 anni dalla sua prima apparizione, rimane ancora ai vertici delle classifiche.

Un romanzo Giallo è forse ciò che di più metodico possa esistere in letteratura. Il tutto segue una rigida e precisa scaletta fatta di gradini ben definiti ai quali associare elementi sviluppabili a piacere dall'autore. E Dieci piccoli indiani non fa esclusione.
Si inizia con l'indagine investigativa, diretta conseguenza di un delitto inspiegabile e in questo caso di una serie di omicidi; da qui poi si raccolgono più indizi e ipotesi possibili, anche se dubbi e contraddittori, per elaborare una possibile teoria. Saranno le tecniche di indagine ad incanalare la storia in un percorso guidato di sfida tra investigatore ed assassino fino alla scoperta del movente e la rivelazione del colpevole.
Una trama basata su uno spunto riflessivo: il valore della giustizia terrena, imprecisa, non del tutto scontata e per nulla infallibile. E così Dici piccoli indiani indaga gli spettri nei vissuti altrui, di coloro che, per fortuna o casualità, riescono ad aggirare la giustizia. E' curioso scoprire come in tutto questo trip cervellotico venga introdotta la figura di un giustiziere che altro non è se non un mitomane narciso.

Sono le vicende a dominare la storia e non le lunghe riflessioni dei personaggi. D'altra parte, quando un autore ha un immenso talento ed un'eccellente idea da sviluppare, uniti ad una forte capacità narrativa il risultato è una bomba.
Stile ed umorismo british fanno da cornice ad un gioiellino evergreen, la punta di diamante dell'intera opera della grandissima regina Agatha Christie.

VOTO: 5/5



AUTORE: Agatha Christie, pseudonimo di Agatha Miller (Torquay, 1890 – Wallingford, 1976), è la più famosa giallista al mondo e una delle più prolifiche scrittrici di ogni tempo: ha al suo attivo circa ottanta opere, tradotte in più di cento lingue e vendute in oltre due miliardi di copie. Oltre ai gialli e alle opere teatrali, ha scritto sei romanzi d'amore, un'autobiografia e un libro di viaggio. Nel 1971 ha ricevuto il più alto riconoscimento britannico, divenendo Dama dell'Impero.


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