RECENSIONE | CHI E' SENZA PECCATO di Jane Harper

TITOLO: Chi è senza peccato

AUTORE: Jane Harper

EDITORE: Bompiani

PAGINE: 384 pp.

PREZZO: 9,90 € cartaceo



SINOSSI: L'agente federale Aaron Falk è tornato da Melbourne a Kiewarra, nell'outback australiano, per i funerali del suo vecchio amico Luke Hadler, della moglie e del figlio: un omicidio-suicidio che ha risparmiato solo Charlotte, la più piccola della famiglia. La comunità è scossa; il padre di Luke chiede a Falk di indagare, ma la sua non è una richiesta, è una minaccia legata al mistero di un'altra morte violenta avvenuta anni prima, quella di Ellie Deacon, sedici anni, occhi e capelli scuri, una breve vita densa di cose non dette. Così Falk, seppure a malincuore, rimane in quel piccolo paese in cui la siccità sembra aver inaridito insieme ai campi le coscienze e tutti hanno qualcosa da nascondere. L'alleanza con Raco, il giovane, ingegnoso poliziotto locale, dà presto i suoi frutti, disseminando dubbi sulla versione ufficiale del caso e riaprendo vecchie ferite.E quando i segreti tornano a galla nessuno può più chiudere gli occhi.

RECENSIONE

Per molti mesi ho visto sugli scaffali questo libro ma non mi ha mai colpito a causa della trama poco originale. Aaron Falk, protagonista della storia, è il classico personaggio che ritorna nella sua città natale ed è costretto ad affrontare i fantasmi del suo passato. Niente di così nuovo.
Ammetto di averlo acquistato sull'onda lunga del grande successo sui social degli ultimi mesi, alla quale si aggiunge la curiosità di conoscere l'esordio di una nuova autrice. Non mi pento di averlo fatto, come in passato mi è capitato con altri "salti nel buio", ma non è stata comunque una lettura entusiasmante.
Non lo definisco un thriller, nonostante alcuni degli elementi che ne caratterizzano il genere ci siano, ma un giallo a forti tinte noir. Questo perchè il libro non si limita alla sola soluzione del caso, ma è un focus sulle piccole comunità ostili e dalla mentalità ristretta, sui suoi segreti e sulle menzogne. La suspense è presente solo nella parte finale, e anche qui non è nemmeno troppa. Il resto della narrazione procede lentamente catturando poco alla volta l'attenzione del lettore sulle due vicende correlate, tra passato e presente, su cui tutto ruota.

Tre cadaveri, una famiglia distrutta, una sola superstite, Charlotte, la piccolina di casa Hadler. Aaron Falk, un agente federale di Melbourne, torna a Kiewarra per i funerali del suo migliore amico che non vedeva da tempo perché Falk e suo padre fuggirono da quel paese a causa di un omicidio che all'epoca fu attribuito, dai suoi abitanti, proprio ad Aaron: Ellie Deacon fu trovata morta nel fiume, in circostanze misteriose quanto ambigue. Gerry Hadler, il padre di Luke, non crede che il figlio abbia sterminato la sua famiglia e, quasi ricattandolo, convince Aaron a rimanere per indagare in maniera ufficiosa sulla tragedia.
Una prolungata siccità, una cittadina dove tutti sanno in fretta quello che succede e molti pregiudizi sono gli ingredienti utilizzati dalla Harper per scrivere il suo primo libro. Come spesso accade per le storie ambientate in Australia, anche in Chi è senza peccato il paesaggio gioca un ruolo fondamentale. Ci troviamo infatti nell'outback, cioè l'insieme delle aree interne, semi-desertiche, scarsamente popolate e molto distanti dai maggiori centri abitati. A peggiorare la situazione una siccità straordinaria e feroce, che sta mettendo in ginocchio la terra e i suoi abitanti, conducendo più di una persona alla disperazione.
Molti sono i flashback che spiegano in modo chiaro il passato del protagonista e dei suoi concittadini, necessari per far fluire la storia, e per stare a fianco del nostro e delle sue vicende.
Scoprire e scavare a fondo di una piccola comunità, fondata sul timore dei giudizi degli uni sugli altri, non fa che prolungare le indagini e allungare un po' troppo il brodo. 
Confrontarsi con chi mente, pur conoscendolo da molti anni, può sviare le indagini. Spesso e inconsapevolmente ci ritroviamo a proteggere le persone care ma colpevoli deviando dai nostri principi etici e morali. Mantenere l'integrità e la dignità ci afferma nel mondo, chi siamo e da dove veniamo.
Chi è senza peccato ha una scrittura variegata con dialoghi semplici e lineari che conducono il lettore verso una conclusione troppo ovvia. Purtroppo avevo già intuito il colpevole già nella prima metà del libro. Jane Harper, quasi sapendo che questo sarebbe successo, tenta di concentrarsi maggiormente sul lato descrittivo dei suoi personaggi facendoci riflettere sui loro lati negativi. Sembra quasi non esista un buono della storia.

Un romanzo che offre sicuramente un'interessante variazione letteraria, allontanandosi dai consueti luoghi comuni del crime americano e inglese ai quali siamo fin troppo abituati ma non è di certo irresistibile. Una storia che non lascia l'impronta di un ricordo marcato e che, anzi, rischia di essere facilmente dimenticato poco tempo dopo la conclusione della lettura.
Un discreto esordio per un libro adatto ad una lettura leggera e senza impegni particolari. Tiene buona compagnia nei periodi di vacanza ma penso che l'autrice abbia ancora bisogno di registrare al meglio la sua penna.

VOTO: 3/5



AUTORE: Jane Harper è nata a Manchester e si è trasferita in Australia all'età di otto anni. Da tredici lavora come giornalista. Vive a Melbourne con il marito e la figlia. Il suo primo romanzo, Chi è senza peccato (Bompiani, 2017), ha vinto il Victorian Premier's Literary Award for an Unpublished Manuscript 2015, l'Indie Award Book of the Year 2017, è stato Libro dell'anno 2017 per l'Australian Book Industry e si è aggiudicato il CWA Gold Dagger Award 2017 come miglior romanzo poliziesco. Dal romanzo verrà tratto un film con Eric Bana. Della stessa autrice Bompiani ha pubblicato anche La forza della natura (2018).


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