RECENSIONE | SAGOME VISIONARIE di Marcello Antelao
TITOLO: Sagome visionarie
AUTORE: Marcello Antelao
EDITORE: Argento Vivo Edizioni
SINOSSI: durante una missione spaziale sul suolo marziano l'astronauta Frank Aldini ha un misterioso incidente. Tutti gli indicatori fisici al suo rientro sulla Terra non evidenziano anomalie, ma in lui qualcosa è cambiato per sempre conferendogli nuove capacità al limite della magia. L'uomo afflitto dalla sua nuova condizione d'incompreso, si rifugia nel paesino della sua infanzia. Qui la sua vita s'incrocerà indissolubilmente con quella di una giovane ragazza di nome Alice, con un passato oscuro alla quale offrirà la sua protezione. La giovane è infatti in fuga dalla "Famiglia" una setta di orientamento apocalittico che vive nella vicina città di Deeplake town seguendo i precetti del suo delirante leader spirituale. Sulle sue tracce si mette l'agente O'Bannon un detective incaricato dalla famiglia di ritrovarla. Quest'ultimo è stato incaricato dalla famiglia di ritrovare Alice e Martin. L'uomo interroga Alice circa la scomparsa di Martin. Se dapprima il detective è convinto che si tratti di una banale fuga d'amore lentamente si persuade che la situazione sia ben più complessa di come appare. L'agente decide di introdursi nottetempo nelle proprietà della setta ma proprio quando rinviene dei resti umani semi-combusti all'interno di un sotterraneo viene fatto prigioniero dagli adepti e successivamente ucciso inscenando un'incidente automobilistico. Frattanto nella piccola cittadina di Grenton si registra un'impennata nella scomparsa di animali domestici. Quando una mattina Aldini si risveglia da uno strano incubo coperto di sangue, capisce di aver perso il controllo del proprio corpo e delle proprie azioni. I due proveranno a fare fronte comune e a combattere ognuno i propri spettri.
RECENSIONE
E' sempre un grandissimo piacere ricevere proposte di collaborazione da parte di autori emergenti e quella di Marcello Antelao lo è stato in particolar modo. Quando vedi apprezzato il tuo umile lavoro, che altro non è che una passione, ti rendi conto che forse stai facendo qualcosa di buono. Ti rendi conto che condividere opinioni diventa un piacere ed un'opportunità di confrontarsi e crescere.
Sagome visionarie è il tentativo di Marcello di esprimere con inchiostro indelebile il suo mondo e la sua idea di letteratura. Mi ha colpito fin da subito la scelta del titolo, così evocativo ed enigmatico da lasciare poco spazio all'interpretazione e molto alla fantasia. Mi ha totalmente spiazzato, come tutto il libro ma andiamo per gradi: Marcello Antelao mette insieme sostantivo ed aggettivo a creare il biglietto da visita del suo romanzo. Un accostamento insolito che ha dipinto nella mia mente forme di vita non identificate su un pianeta sconosciuto. Per intenderci, mi sono passati davanti agli occhi tutti quei film più o meno futuristici con protagonisti entità aliene e automi robotici degni dei libri di Asimov. Tutto queste congetture vengono sgretolate non appena leggo la sinossi e torno subito con i piedi per terra.
Sagome visionarie è un romanzo cupo dalle fortissime tinte noir, con due soli veri protagonisti e alcuni personaggi ad addensare la misteriosa storia di Frank ed Alice: un uomo e una ragazza che sembrano avere nulla in comune e che si incontrano quasi per caso grazie alla passione per la lettura. Saranno la fuga da una setta e una dubbia sparizione a fare da catalizzatore ad una storia claustrofobica, nel senso che sarete sempre sul 'chi va là' per la sensazione di essere continuamente braccati, seguiti da qualcuno.
Siamo negli Stati Uniti, in una delle tipiche cittadine tanto amate dagli scrittori che sembrano avere una specie di ossessione verso questi luoghi per il fatto che spesso vengono scelti come ambientazioni. Ammetto che anche io le adoro grazie alla penna di Stephen King, che leggo dall'età di 12 anni e che ho, a tratti, ritrovato in Sagome visionarie. Questo romanzo mi ha riportato alla mente il racconto I figli del grano per le molte similitudini e credo che il RE sia stato di ispirazione a Marcello Antelao.
Scrivere di pochi personaggi ti da la possibilità di dar loro una forma del tutto personalizzata e particolare, creare un legame invisibile tra realtà e fantasia che si trasforma in rapporto di conoscenza ed amicizia. Il ponte che collega autore e lettore.
Una prosa di facile comprensione con qua e la termini più sofisticati a voler ricercare un linguaggio quasi poetico che stona un po' con l'armonia del romanzo. Personalmente non amo questo tipo di alterazioni, mi sembrano stonature che danno fastidio se presenti in maniera massiccia.
C'è un secondo aspetto debole che voglio menzionare, non come critica ma per spronare Marcello Antelao a fare meglio nei suoi prossimi lavori: è quello investigativo della storia. Ho trovato buchi di trama importanti che hanno lasciato incompiuti alcuni aspetti, per intenderci (non è uno spoiler, ne parla anche la sinossi), la morte dell'agente O'Bannon è chiara per le modalità ma la ricostruzione dei fatti, a come ci si è arrivati, è scarsa. Mi sono fatto molte domande mentre leggevo. Un'ultima accortezza la riservo al lavoro di revisione che sarebbe opportuno fare in previsione di successive edizioni, per alcuni refusi.
Se dovessi descrivere con due soli aggettivi Sagome visionarie userei 'consapevolezza' e 'incomprensione' che sono le condizioni umane con cui Frank e Alice devono fare i conti: entrambi si rendono conto di essere relegati ai margini, il che li costringe ad una vita di isolamento in cui vengono meno i rapporti umani di serena convivialità. L'apice lo si raggiunge proprio alla conclusione con un finale inevitabile, dalle sorti drammatiche per qualcuno.
Come anticipavo all'inizio del mio sproloquio, Sagome visionarie è un romanzo spiazzante che fa credere al lettore una cosa per poi rivelarne un'altra. Non so se era questa l'intenzione di Marcello Antelao o se la risposta è da ricercarsi nelle aspettative che sempre mi creo e ripongo nel libro che decido di leggere. Una storia che si fa apprezzare perchè polivalente.
Date a Marcello Antelao la possibilità di stupirvi.
VOTO: 3/5
Enrico
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