RECENSIONE | L'OSPITE INDESIDERATO di Shari Lapena


TITOLO: L'ospite indesiderato

AUTORE: Shari Lapena

EDITORE: Mondadori



SINOSSI: un weekend d'inverno al Catskill and Mitchell's Inn, uno chalet immerso nella foresta, è la situazione ideale per una fuga romantica e rilassante. Il rifugio offre vecchie camere con enormi camini a legna, una cantina ben rifornita e la possibilità di dedicarsi allo sci di fondo, alle ciaspolate o semplicemente di rilassarsi leggendo una crime story.
Quando il tempo peggiora e una tormenta interrompe l'elettricità e tutti i contatti con il mondo esterno, gli ospiti si sistemano e cercano di trarre il meglio dalla situazione d'emergenza.
Presto però uno di loro viene trovato morto, in circostanze non chiare, e la paura prende il sopravvento. E quando i presenti cominciano a morire, uno dopo l'altro, il panico si trasforma in terrore. In quel paradiso innevato, qualcuno o qualcosa sta cercando di ucciderli. E non c'è niente che i superstiti possano fare se non sperare di sopravvivere alla tempesta e l'uno all'altro. In quei giorni di forzata convivenza, in un clima di paura e sospetto, ciascuno degli ospiti è costretto a rivelare i suoi segreti più terribili e mai raccontati, fino a un inatteso e imprevedibile finale.


RECENSIONE


Tra i buoni propositi per l'anno nuovo c'era quello di iniziare con un libro dalle forti tinte gialle/noir, in grado di dare il giusto avvio ad un 2020 che mi vedrà impegnato in moltissime letture che desidero fare da tempo. Ero alla ricerca di un romanzo diretto e che andasse dritto al punto, non necessariamente chilometrico ma con quel guizzo da grande scrittore. Ho così preso 'due piccioni con una fava': approfittando della mia inclinazione per il genere unita ad una fantastica challenge a tema che ho scovato su Instagram, e che mi accompagnerà per tutto l'anno, ho scoperto Shari Lapena.

L'ospite indesiderato e un romanzo giallo classico rivisitato in arte moderna e contemporanea. Quello che in gergo cinematografico potrebbe essere definito reboot. Gli elementi sono tipici e ben riconoscibili: uno chalet di montagna immerso nella foresta che fa da sceneggiatura per un delitto alquanto sospetto e che sarà solo il primo di una serie di improvvise quanto misteriose morti. Tutte, o quasi, coppie di personaggi dapprima distaccate ma destinate a confrontarsi e scontrarsi quando la disperazione si impossesserà delle loro menti. Vi schiererete per forza con qualcuno di loro e non capirete mai davvero chi saranno i buoni e chi i cattivi.
Uno stile schietto, fatto di capitoli brevi, rendono il ritmo forsennato. Il tutto si svolge in un solo week-end, dal tardo pomeriggio del venerdì alla sera della domenica. Un concentrato di suspance adrenalinica che ti tiene incollato alle pagine. Non riesci a smettere di leggere, vuoi sempre saperne di più e allo stesso tempo devi scoprire chi è l'omicida. Non ci sono poliziotti per quasi la totalità del romanzo perchè sta a noi lettori tentare di risolvere il caso. Un po' come se fossimo ad una cena con delitto.
Atmosfere e ambientazioni d'altri tempi contrastano con la moderna tecnologia quasi assente del Mitchell's Inn: non esistono connessioni internet e reti mobili quindi potete immaginare lo stupore e la nevrosi di clienti ormai troppo abituati ad avere sempre uno smartphone tra le mani. Shari Lapena opta dunque per un linguaggio fresco e moderno, fatto anche di slang e condito con i classici nuovi termini che spopolano ormai su vari social media e internet. Una scelta che apprezzo sempre molto perchè sottolinea la voglia di rinnovamento senza però ignorare i canoni della letteratura moderna.
Ogni singolo personaggio creato dalla sua penna ha una ben definita identità. In poco più di 200 pagine è riuscita a costruire tante diverse personalità tutt'altro che anonime e sulle quali ha fatto un lavoro magistrale.
Più le pagine scorrevano sotto i miei occhi più cresceva l'entusiasmo; un'escalation di sensazioni dal segno positivo mi hanno accompagnato dall'inizio alla fine come non succedeva da parecchio tempo.
Sono molti i temi toccati e c'è un momento del libro che sembra racchiuderli in maniera perfetta: siamo nella hall dell'albergo, fuori il buio totale, dentro solo la flebile luce del focolare di un grosso caminetto, il freddo che ti congela le ossa e la paura che divora il cuore degli ospiti. Sentono il bisogno di essere rassicurati ma non sanno di chi fidarsi, dubitano perfino del proprio compagno di vita. Tra verità e menzogne, tradimenti, rivelazioni e incredibili coincidenze gli inquilini inizieranno a confidarsi e si stupiranno di sapere quanto può essere oscuro e sporco l'animo umano. E voi con loro.

L'ospite indesiderato è un incredibile e riuscitissimo omaggio al genio di Agatha Christie. I miei complimenti a Shari Lapena per la sua capacità di sintesi ed essenzialità che tengo sempre accesso l'interesse del lettore senza mai cali di tensione. E' un giallo che ti rapisce e incuriosisce con la sua disarmante semplicità. Nulla è lasciato al caso, nulla viene gettato per aria e alla fine ogni tassello trova il suo giusto spazio nel puzzle investigativo. Lo consiglio ai seguaci della Christie, agli amanti del genere e a chiunque piaccia leggere di misteri.
Sicuramente non potevo iniziare il 2020 con lettura migliore, un libro che fa da apripista ad un anno che sarà ricco di giallo, di thriller e di noir.


VOTO: 5/5



Enrico 

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