RECENSIONE | CIELO DI CARTA di Irene Drago

TITOLO: Cielo di carta

AUTORE: Irene Drago

EDITORE: Delos Digital

PAGINE: 32 pp.

PREZZO: 1,99 € e-book



SINOSSInei ricchi quartieri, le Stelle e le Comete, ci pensano Mamma Pharma e Papà Naja a controllare ogni cosa, sotto lo sguardo severo del Presidente. Oltre i confini c'è lo slum infestato di malattie, miasmi, povertà. Ma qualcos'altro sta prendendo vita tra baracche e rivoli di fango: danze di topi, brulicare di vermi, e un culto sincretico di antichi dei che si perdono nella notte dei tempi.

RECENSIONE

Oggi è il turno di una nuova collaborazione, un racconto breve ma decisamente intenso, una sorpresa incredibile e sconvolgente. Vi parlo dell'ultimo lavoro di Irene Drago che ringrazio per l'invio della copia e per avermi dato la possibilità di leggerlo.
Più che un racconto è una pillola di adrenalina incredibile, è il focus su uno stralcio ordinaria quotidianità di due dottorandi alle prese con una ricerca medico-farmacologica sperimentale. Ordinario qui vuol però dire dolorante, ammalato. Lele e Vittorio sono anestetizzati da una società totalitaria divisa tra quartieri ricchi e slum, e arrancano per sopravvivere in un mondo ignaro del proprio destino. A loro si aggiunge Giulia, una dottoressa che è stata degradata e ora costretta a vivere in mezzo alle baracche e al puzzo. Sarà lei a rivelare la sorte di ogni cosa.

L'autodistruzione è il tema centrale del racconto che viene esposto dall'autrice con un linguaggio esplicito e direttissimo attraverso l'esperienza quasi onirica di Vittorio: i suoi sogni, le sue visioni e allucinazioni sono al limite della comprensione umana. Sono il preludio alla nascita di un'entità sconosciuta e malvagia che squarcerà il cielo per abbattersi sull'umanità.
Un racconto dove si mischiano i canoni tipici della distopia con elementi weird, ecco perchè i richiami a Lovecraft e i suoi miti sono estremamente marcati e si avvertono in maniera poderosa. Risulta tutto così affascinante ed introspettivo da lasciare il lettore a bocca aperta e a lui libera interpretazione.
Irene Drago ha dato vita ad atmosfere lugubri ed agghiaccianti che nulla hanno da invidiare ai maestri del genere e in cui Cthulhu si sentirebbe perfettamente a suo agio. Ammetto di aver fatto fatica a stare dietro ad alcuni rimandi prettamente medici (Irene è infatti laureata in medicina), ma la narrazione delle patologie e dei sintomi di schizofrenia hanno reso la lettura elettrizzante.

Breve ma ricco di riflessioni. Visionario, estremamente critico in una metafora perfetta della società contemporanea con uno scenario forse pessimistico ma realistico.
Talmente coinvolgente che l'ho divorato in un solo pomeriggio. Assolutamente da recuperare se ricercate storie ad alto impatto emotivo.

VOTO: 5/5



AUTORE: Irene Drago è nata a Genova nel 1990. Ha iniziato a scrivere da adolescente, con articoli per il giornalino del liceo Andrea D'Oria, Dragut. Ha pubblicato per La Ponga Edizioni, Altrimedia Edizioni, Delos Digital, Kipple Officina Libraria e Watson Edizioni, mentre sotto lo pseudonimo di Oskar Felix Drago ha scritto racconti per Cordero Editore, Delmiglio Editore, Liberodiscrivere, Edizioni Tabula Fati, Edizioni della Sera. Sempre sotto pseudonimo ha collaborato a Guida alla letteratura fantastica e Guida alla letteratura esoterica (Odoya Edizioni), entrambe a cura di Claudio Asciuti, e a Io Scrivo per Voi, iniziativa dello scrittore Andrea Franco dedicata alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto 2016, alle quali sono stati devoluti tutti i fondi raccolti. Con il suo vero nome, infine, ha scritto per Thrillernord e PULP Libri. Medico, vive a Genova: il suo sito internet, dedicato a libri, film e serie tv, www.igattidiulthar.it.


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