L'Italia 'chiama' Chizmar e lui risponde... così
Amata e criticata da moltissimi appassionati, la novella di Stephen King e Richard Chizmar, LA SCATOLA DEI BOTTONI DI GWENDY sta facendo parlare molto di sè in Italia a soli pochi giorni dall'uscita nelle librerie.
C'è chi dice sia una storiella da poco, chi la elogia solamente perchè ambientata a Castle Rock, quelli che si lamentano del prezzo di copertina troppo elevato per un numero così ridotto di pagine e 'gli irriducibili' che se ne fregano di tutto questo e acquistano il volume a prescindere da tutto poichè "... è il nuovo libro del RE".
C'è una cosa però che accomuna tutti, il fatto di voler far sapere sui social che il libro è ufficialmente entrato nelle librerie di migliaia di 'selfisti' che postano scatti di ogni tipo con protagonista la novella e a fare da sfondo il tag degli autori.
A quanto pare tutto questo non è rimasto inosservato e lo stesso Chizmar, sul suo profilo Twitter, ha citato noi fans italiani pubblicando una foto dell'edizione nostrana del libro con la didascalia: "Gwendy è uscito in Italia e da quando è successo il mio profilo è stato invaso dai tweet, tutti messaggi in lingua italiana che non riesco a capire. Probabilmente stanno tutti dicendo: questo libro fa schifo. Ma io continuo a mettere il like ad ognuno".
Insomma, ci scherza su con grande ironia, pur avendo la possibilità di traduzione offerta dal social, e non esclude un possibile viaggio nella nostra penisola. Sicuramente non in tempi brevi ma il suo "mi piacerebbe visitarla" è tanto emblematico quanto diretto.
E secondo voi poteva mancare la risposta dello Zio a questo grande elogio verso il popolo italiano? Certo che no, infatti poche ore dopo è arrivato il tweet di Stephen King lapidario: "No, stanno tutti dicendo quanto siamo belli". Un botta e risposta esilarante che mi ha divertito e a giudicare dai like e re-tweet ha avuto lo stesso effetto su molti di voi.
Concludo lasciandovi qui sotto gli screen del siparietto e quello dell'articolo pubblicato su La Repubblica in occasione dell'uscita della novella e prontamente re-twettato da Richard.
IL RE-TWEET DELL'ARTICOLO SU La Repubblica
Enrico
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